Salernitana-Monza 0-2, le pagelle: Maldini decisivo, Pessina d’autore, Palladino architetto

I biancorossi giocano con stile e intelligenza, i tre punti chiudono i conti salvezza
Calcio Serie A Ac Monza Daniel Maldini e Adriano Galliani - foto Buzzi/Ac Monza
Calcio Serie A Ac Monza Daniel Maldini e Adriano Galliani – foto Buzzi/Ac Monza

SALERNITANA-MONZA 0-2 (0-0)

MARCATORI: st 33’ Maldini, 38’ Pessina

SALERNITANA (3-4-2-1) Ochoa 7.5; Pasalidis 5, Manolas 6 (16′st Boateng 5.5), Pellegrino 5; Zanoli 5.5, Basic 6 (28′st Legowski 5.5), Coulibaly 5, Bradaric 5; Kastanos 6 (28′st Dia 6), Candreva 5.5 (39’st Simy n.g.); Weissman 5.5 (16′ st Tchaouna 5.5). A disp: Costil, Allocca, Sambia, Martegani, Maggiore, Gomis, Vignato, Ikwuemesi. All.: Liverani 5

MONZA (4-2-3-1) Di Gregorio 6.5; Birindelli 6, Izzo 6.5 (28′st Kyriakopoulos 6), Pablo Marì 6 (22′ st Caldirola 6), A. Carboni 6.5; Pessina 7.5, Gagliardini 6.5; Colpani 6 (1’st Bondo 6), V.Carboni 6 (37′ st Akpa Akpro n.g.), Mota Carvalho 6.5 (22′ st Maldini 7); Djuric 7. A disp: Sorrentino, Gori, Donati, D’Ambrosio, Machin, Pedro Pereira, Zerbin, Colombo, Popovic. All: Palladino 7.5

Di Gregorio 6.5 Deve parare solo due volte, nella stessa azione, ma come sempre risponde presente. Personalmente imbattuto nel 2024, da goderselo finché vestirà biancorosso

Birindelli 6 Parte forte, con un paio di sgasate interessanti sulla destra, subisce un minimo l’orgoglio della Salernitana ma chiude positivamente un match in cui le cose positive sono più degli errori. Attenzione però ai passaggi in orizzontale, da matita rossa in Serie A

Izzo 6.5 Sostanzialmente disimpegnato per mancanza di avversari, si fa notare per qualche buon anticipo ma anche per un paio di entrate in ritardo. Davanti di testa le prende tutte e solamente Ochoa formato Batman gli leva la gioia del gol Ammonito da diffidato, salterà la Roma (28′st Kyriakopoulos 6 Ultimi minuti di controllo in una fascia che continua a funzionare anche dopo il suo ingresso)

Pablo Marì 6 Weissman lo porta a spasso per il campo, lui accetta la sfida e non va mai sotto, gestendo la linea con autorità (22′st Caldirola 6 Ingresso intelligente e presente sullo 0-0 a cancellare ogni idea di impeto campano)

A.Carboni 6.5 Non è e forse non sarà mai un terzino di spinta, ma nel calcio moderno di posizionamento offensivo, con il suo buon piede sinistro, può guadagnare tanto spazio nelle rotazioni, perché difensivamente è sempre uno dei migliori in marcatura

Pessina 7.5 Ogni tanto sembra ce ne siano tre in campo: inizia da regista, si alza da trequartista e chiude da mediano, un tre in uno che fa la differenza. Fantastico nell’inserimento sulla spizzata di Djuric

Gagliardini 6.5 I reparti slegati degli avversari gli lasciano parecchio spazio di manovra e lo sfrutta per controllare il campo, bravo nel servizio a Maldini, sfortunato contro Ochoa

Colpani 6 Con i piedi sulla linea laterale di destra forse ha qualche soluzione in meno da mostrare, ma l’efficacia di squadra è superiore e sicuramente saprà abituarsi alle nuove metrature del suo appartamento (1’st Bondo 6 Il gol con il Milan ha mostrato un lato tecnico da sviluppare nei mesi, non manca la solita energia duracelliana)

V.Carboni 6 Non la partita di maggior ispirazione, eppure dà la sensazione di volerla sempre tra i piedi. Personalità e soluzioni, per un 18enne, che trasudano veteranesimo innato (37′ st Akpa Akpro n.g.)

Mota Carvalho 6.5 Parte a duecento all’ora, punta gli avversari e li salta con costanza creando quella superiorità che cambia tutto per il Monza (22′st Maldini 7 Un assist e un gol nelle ultime due partite che valgono sei punti tondi tondi, con un’eleganza innata ed un savoir-faire letale)

Djuric 7 Ha portato al Monza la dimensione totalmente sconosciuta della palla alta; ci è voluta qualche partita per capire dove stavano i compagni ma ora li trova col radar. Gli è mancato il gol per questione di centimetri ma ha inciso con tanti suggerimenti preziosi

Palladino 7.5 Conferma la formazione iniziale e nei primi cinque minuti potrebbe essere 3-0. Cambia nella ripresa perché intuisce che alzando la quota fisica della squadra avrebbe dominato le zone nevralgiche. Infine la decide con i cambi inserendo freschezza senza perdere in intensità e tecnica. Il Monza è nelle sue mani, saldissimo