Per ora solo preparazione atletica ma il Seregno Rugby suona la carica: «Ci siamo»

Ripresa degli allenamenti, limitati dalla prescrizioni anti Covid e con tutte le accortezze del caso. Coinvolti una settantina di atleti delle categorie Under 6, Under 8, Under 10 ed Under 12, scaglionati in due turni.
La ripresa degli allenamenti del Seregno Rugby
La ripresa degli allenamenti del Seregno Rugby Paolo Colzani

Dopo la lunga pausa imposta dalla necessità di rispettare le prescrizioni per il contenimento dell’emergenza sanitaria, il Seregno Rugby ha finalmente compiuto un passo verso la normalità. Sabato scorso, infatti, nel pieno rispetto delle normative vigenti, un centinaio di persone si è ritrovato sul campo del centro sportivo della Porada, per una prima ripresa del percorso agonistico. Coinvolti sono stati una settantina di atleti delle categorie Under 6, Under 8, Under 10 ed Under 12, scaglionati in due turni successivi tra loro, ed una trentina tra allenatori, team manager e dirigenti. In settimana, invece, toccherà a tutte le altre categorie.

«Purtroppo -ha commentato il dirigente Riccardo Bonardi-, in base agli ultimi decreti della presidenza del Consiglio dei ministri, ci è concesso di fare solo preparazione atletica, mentre per quanto riguarda l’attività di contatto stiamo aspettando conferme anche dalla Federazione. Nel frattempo, però, abbiamo voluto dare un segnale deciso sia ai nostri tesserati che al territorio, un segnale che noi ci siamo e che è nostra intenzione continuare ad esserci».

Il Seregno Rugby, realtà che opera ormai da una dozzina di anni e che è forte di una prima squadra iscritta al campionato di serie C/2 e di un settore giovanile numericamente molto ricco, ha tra l’altro caratterizzato con alcune scelte di notevole portata la fase della pandemia, prima affidando all’indomani del lockdown primaverile l’incarico di Covid manager a Cristiano Ruzza, per la definizione dei passaggi indispensabili per la riapertura in sicurezza degli impianti di gioco, e poi collaborando al docufilm curato da Filippo Grilli, con il contributo anche di Davide Van De Sfroos, che ha condensato in una quarantina di minuti due anni di riprese, capaci di attestare la bellezza del rugby. L’elaborato, presentato in giugno, è visibile su YouTube alla pagina della GpgFilm.