Monza in serie A, l’alchimista Stroppa sorride “Scudetto? Se il pres ci dà i giocatori, chissà”

Monza in Serie A festa bus e stadio
Monza in Serie A festa bus e stadio Fabrizio Radaelli

L’hanno descritto come il grande artefice della promozione, ma la definizione più corretta in realtà potrebbe essere alchimista, perché Giovanni Stroppa ha trasformato gli ingredienti che altri gli hanno messo a disposizione, e che altri avevano provato a lavorare, in oro puro, modellandoli con dovizia, sperimentando soluzioni e sfruttando la chimica di squadra sempre con esperienza, competenza, coraggio e mano ferma. Giuanin è l’alchimista, la promozione è sua.

Monza in A, Stroppa: “A Pisa siamo stati bravissimi”

«A Pisa siamo stati bravissimi, contro una squadra tostissima ed un ambiente caldissimo, e abbiamo dimostrato di avere carattere», ha detto al termine del match. «I ragazzi sono stati straordinari per tutto il percorso, dall’inizio dell’anno sino ad arrivare a questa finale. Per rimanere nell’attualità, voglio solo ricordare che abbiamo fatto quattro vittorie in quattro partite di playoff e non era così semplice, perché abbiamo incontrato formazioni forti, attrezzate, profonde come Brescia e Pisa. Nella finale di ritorno, poi, siamo andati sotto 2-0, dopo pochi minuti, e siamo stati capaci di ribaltarla e fare addirittura quattro gol; incredibile».

Monza in A, scudetto e Champions? “Se avremo i giocatori, chissà”

Per quanto riguarda la Serie A, non si tratta di emozioni facili da decodificare ed esprimere. «Quando sento dire Monza in Serie A è ancora strano, nonostante ci abbiamo sempre creduto e abbiamo sempre lavorato per arrivarci. In ogni caso non mi aspetto nient’altro che una Serie A in salita. Partire quest’anno con i favori del pronostico non era così scontato, anzi, iniziare subito con la difficoltà di non avere a disposizione tutta la rosa e poi quando abbiamo preso ritmo, nel girone d’andata, con la striscia positiva di risultati, è arrivato il Covid che ha azzerato tutto, piano piano di siamo risollevati, siamo dovuti ripartire dalla preparazione, arrivando fino a Perugia con in mano una grande occasione, perdendola e perdendo anche il fattore campo nell’eventuale finale. I playoff poi li hanno visti tutti, ne avevamo di più e l’abbiamo dimostrato. Questa squadra è straordinaria a livello caratteriale, non ha mai mollato. Se ripenso al percorso, no, non c’è stato proprio nulla di scontato. Il patron ha parlato di scudetto e Champions? Se ci darà i giocatori ci proviamo», sorride il mister. Il segreto del Monza di Stroppa per scacciare la maledizione, come il tecnico ha ripetuto a lungo, per tutta la stagione, è stato il lavoro, ininterrotto, per tirare fuori tutte le qualità di un gruppo costruito con intelligenza. «I due fuoriclasse sono stati Berlusconi e Galliani, ma ci tengo a ricordare l’apporto di Antonelli che è qua sin dalla Serie D, noi ci abbiamo messo tanto lavoro, quotidiano, in campo e nello spogliatoio».