L’hanno descritto come il grande artefice della promozione, ma la definizione più corretta in realtà potrebbe essere alchimista, perché Giovanni Stroppa ha trasformato gli ingredienti che altri gli hanno messo a disposizione, e che altri avevano provato a lavorare, in oro puro, modellandoli con dovizia, sperimentando soluzioni e sfruttando la chimica di squadra sempre con esperienza, competenza, coraggio e mano ferma. Giuanin è l’alchimista, la promozione è sua.
Monza in A, Stroppa: “A Pisa siamo stati bravissimi”
«A Pisa siamo stati bravissimi, contro una squadra tostissima ed un ambiente caldissimo, e abbiamo dimostrato di avere carattere», ha detto al termine del match. «I ragazzi sono stati straordinari per tutto il percorso, dall’inizio dell’anno sino ad arrivare a questa finale. Per rimanere nell’attualità, voglio solo ricordare che abbiamo fatto quattro vittorie in quattro partite di playoff e non era così semplice, perché abbiamo incontrato formazioni forti, attrezzate, profonde come Brescia e Pisa. Nella finale di ritorno, poi, siamo andati sotto 2-0, dopo pochi minuti, e siamo stati capaci di ribaltarla e fare addirittura quattro gol; incredibile».
Monza in A, scudetto e Champions? “Se avremo i giocatori, chissà”
Per quanto riguarda la Serie A, non si tratta di emozioni facili da decodificare ed esprimere. «Quando sento dire Monza in Serie A è ancora strano, nonostante ci abbiamo sempre creduto e abbiamo sempre lavorato per arrivarci. In ogni caso non mi aspetto nient’altro che una Serie A in salita. Partire quest’anno con i favori del pronostico non era così scontato, anzi, iniziare subito con la difficoltà di non avere a disposizione tutta la rosa e poi quando abbiamo preso ritmo, nel girone d’andata, con la striscia positiva di risultati, è arrivato il Covid che ha azzerato tutto, piano piano di siamo risollevati, siamo dovuti ripartire dalla preparazione, arrivando fino a Perugia con in mano una grande occasione, perdendola e perdendo anche il fattore campo nell’eventuale finale. I playoff poi li hanno visti tutti, ne avevamo di più e l’abbiamo dimostrato. Questa squadra è straordinaria a livello caratteriale, non ha mai mollato. Se ripenso al percorso, no, non c’è stato proprio nulla di scontato. Il patron ha parlato di scudetto e Champions? Se ci darà i giocatori ci proviamo», sorride il mister. Il segreto del Monza di Stroppa per scacciare la maledizione, come il tecnico ha ripetuto a lungo, per tutta la stagione, è stato il lavoro, ininterrotto, per tirare fuori tutte le qualità di un gruppo costruito con intelligenza. «I due fuoriclasse sono stati Berlusconi e Galliani, ma ci tengo a ricordare l’apporto di Antonelli che è qua sin dalla Serie D, noi ci abbiamo messo tanto lavoro, quotidiano, in campo e nello spogliatoio».