Milan-Monza 3-0, Palladino post partita: “Poco concreti ma buona prestazione”

Il tecnico parla di qualità e delle prestazioni dei singoli. "Carboni è un gioiello"

Il Monza esce sconfitto dal Meazza soprattutto per meriti dei padroni di casa. Anche se i biancorossi di Palladino sono sembrati meno decisivi, meno capaci di arrivare nella zona calda del campo con la solita pulizia di gioco. Così Palladino commenta il match: «Sull’approccio di oggi dobbiamo fare i complimenti al Milan. Partire con l’handicap di un gol subito dopo due minuti non è facile. È ovvio che sono sempre responsabile io di ciò che accade in campo, ma c’è anche la casualità: con la Juve il rigore, oggi il rimpallo che ha favorito Reijnders. Però abbiamo risposto subito con Colombo e mi è piaciuto comunque l’atteggiamento che abbiamo avuto».

Il Monza gioca bene ma non segna

Anche Pioli ha riconosciuto il buon gioco del Monza, ma c’è della sterilità in mezzo alla bellezza: «Per essere concreti, molto dipende dalle qualità che si hanno. Mettere in difficoltà una grande squadra, chiuderla nella propria area, non è facile. Ci manca un pizzico di convinzione, di forza, specialmente negli ultimi metri. Cose che dobbiamo e possiamo migliorare. Anche oggi le occasioni le abbiamo avute. Il mio compito è lavorare per migliorare ancora, ma mi piace la mentalità e la voglia e capacità che abbiamo di giocare a calcio. Non vedo delle cattive prestazioni individuali e abbiamo anche fatto una buona partita nel primo tempo. Mi preoccuperei se non creassimo le azioni da gol, dobbiamo incidere di più, dobbiamo essere più cattivi, perché negli ultimi 20/25 non esistono schemi, ci vuole anche l’individualità dei giocatori, un po’ di sfrontatezza. Oggi meritavamo il gol, Maignan è stato miracolo su Colpani ad esempio, e abbiamo avuto altre occasioni. Noi possiamo giocare con tutti e due i moduli, in settimana ho pensato all’alternativa, ma poi decidiamo in base agli avversari».

Le prestazioni personali

Qualche valutazione sparsa anche sui singoli: «Valentin Carboni è un talento, un gioiello, che ho aspettato un po’, ma adesso è pronto per giocare. Mi piace la sua personalità, perché adesso entra per determinare ed è quello che chiedo ai miei giocatori. Ha solo 18 anni, può crescere ancora di più, nonostante già oggi ci stia dando una grande mano. Oggi ho preferito Colpani dall’inizio perché l’ho visto bene in settimana, ma nel 4-2-3-1 possono anche coesistere. Vedremo nelle prossime partite. Sempre sui singoli, a Colombo manca il gol, il guizzo finale, ma ci sta andando vicino e sono sicuro che arriverà. Ovvio che da lui ci si aspettano le reti, ma sono già tre e ha pure qualche assist. È completo, anche se deve migliorare negli ultimi metri: destro sinistro, attaccare il primo palo, fa tutto parte del percorso. Sono felice di aver recuperato Izzo e Vignato, avrei voluto minuti per tutti e due, li avranno in settimana». Infine un concetto sul lavoro da fare: «Il mio compito è tirare fuori il massimo da tutti, cercare di trovare una chiave sempre diversa. L’anno scorso tanti gol dagli esterni, quest’anno ci mancano e lavoriamo per trovarli in altre zone del campo».