Nessuna certezza dal tribunale: se la proprietà del Calcio Monza tenterà o meno una exit strategy per evitare il fallimento entro la scadenza ultima di venerdì 6 marzo si saprà solo tra qualche giorno. Soprattutto, si saprà tra qualche giorno cosa ne pensano i magistrati della sezione fallimentare del tribunale di Monza: è martedì 10 marzo la data fissata per la sentenza, che verrà presa in composizione collegiale.
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Chi deve cercare di convincere i giudici che la società biancorossa è ancora in grado di stare finanziariamente in piedi è la proprietà guidata da Piero Montaquila (nella foto) e Paolo Di Stanislao. Lo scenario più probabile resta quello della gestione provvisoria con la nomina di un curatore fallimentare. Una volta dichiarato il fallimento, nel caso si rischi un grave danno patrimoniale (e il rischio c’è), il Tribunale nominerebbe un incaricato per la verifica della reale situazione finanziaria e debitoria, l’amministrazione quotidiana della società e la redazione di un piano di rientro rivolto ai creditori privilegiati, attraverso la vendita dei beni di proprietà. Passata questa fase, chiunque potrà immettere fondi freschi nelle casse per aiutare la squadra ad arrivare a fine stagione. Finanziamento che non darà alcun diritto di prelazione ma del quale si terrà debito conto dopo l’eventuale assegnazione della società mediante asta. Per poter iscrivere la squadra al campionato tutto deve avvenire entro metà giugno.