Vola la Fiammamonza e a spingerla solo le reti di due giovanissime bomber: Benedetta Glionna e Sofia Cantore. Assieme superano di poco i 30 anni ma hanno fatto anche 40 reti in questa stagione, «gol più gol meno: non teniamo il conto», scherza il presidente del club Carlo Milva, dimostrando la spirito spontaneo della squadra, che ora è prima in Serie C e attende l’Ausonia dopo lo stop per neve: «Ora il campionato inizia il rush finale e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Per questo invito la città a venire a vederci».
Chi andrà, c’è da crederlo, avrà di che divertirsi. Anche perché, nel frattempo, le due ragazze sono arrivate fino alla Nazionale: Glionna e Cantore hanno partecipato ad una preselezione per la rappresentativa U17 femminile, dove poi hanno confermato la chiamata alla prima delle due, impegnata questa settimana in un doppio match contro le pari età della Norvegia. Per Sofia, invece, è rimasta la consolazione di essere chiamata assieme ad altre 4 compagne nella rappresentativa lombarda U21. E in attesa di riabbracciare la compagna racconta dei giorni spesi a Coverciano: «È stato bellissimo: eravamo in gruppo con più di sessanta ragazze, alternavamo allenamenti a partite. Un’esperienza davvero utile». Sofia la spiega semplice e con poche parole, ci pensa Milva ad aggiungere un particolare: «La ragazza ha segnato anche un grandissimo gol: dribling su tre avversarie e palla nel sette. Il tutto sotto gli occhi di Antonio Cabrini». Il sogno di Sofia adesso è di replicare: tornare in azzurro e andare avanti a giocare a calcio, a livelli sempre più alti.
Chi ha visto le due ragazze giocare è rimasto impressionato dalla rapidità di movimento che hanno: il fisico minuto è per loro un vantaggio, non un limite. E in Fiamma se le coccolano: «Sia chiaro: le loro convocazioni sono merito anche di tutto il gruppo», dice il presidente. «Qui c’è grande spirito di squadra e umiltà, e in questo occorre fare i complimenti al nostro allenatore». L’attesa per le prossime giornate è grandissima, specie per l’8 marzo, festa della donna e giorno della sfida col Milan. Milva ricorda una battuta che fece a inizio anno, quando incontrò la squadra durante la preparazione:: «“Sono un tipo ambizioso”, gli dissi, “in tre anni voglio la Champions”. Ma con un organico così c’è poco da scherzare!».