Ciclismo, dramma Santambrogio Paura su Twitter, poi il lieto fine

“Addio mondo”, “non ce la faccio più”. E poi “Ce la devo fare e ce la farò”. Infine “Vi ringrazio tutti per avermi aiutato a riflettere e avermi salvato”. È il dramma in diretta Twitter del ciclista Mauro Santambrogio, squalificato per doping dopo il Giro d’Italia 2013.

“Addio mondo”, “non ce la faccio più”. E poi “Ce la devo fare e ce la farò”, “Non ho chiuso occhio, ho riflettuto, ho rischiato”. Infine “Vi ringrazio tutti per avermi aiutato a riflettere e avermi salvato”. È il dramma in diretta Twitter del ciclista Mauro Santambrogio, squalificato per doping dopo la conclusione del Giro d’Italia 2013 in cui aveva vinto la sua prima tappa. Ma quell’arrivo trionfale a Bardonecchia su Nibali era stato cancellato dalla positività all’Epo.

Giovedì sera il ciclista ha fatto temere il peggio scrivendo su Twitter la frase “Addio mondo”. Un tweet che ha spaventato i suoi amici e tifosi, compreso il cronista di Bicisport Enzo Vicennati intervenuto subito per chiedere spiegazioni.

Tre ore dopo un nuovo messaggio del ciclista e venerdì mattina quello che ha riportato tranquillità: “Nn ho chiuso occhio ho riflettuto su tutto ho rischiato di fare una cazzata più grossa di me e penso nn avrei risolto nulla di nulla”.

Santambrogio, professionista dal 2004, ha corso per diverse stagioni (e fino al 2009) per la Lampre di Usmate Velate. Proprio in maglia fucsia, nel 2009, era arrivato secondo alla Coppa Agostoni a Lissone e aveva vinto le Tre Valli Varesine, vincendo così il Trittico Lombardo. È in attesa delle controanalisi.