Calcio, il tribunale federale infligge un altro punto di penalizzazione al Seregno

Il provvedimento dovrebbe essere figlio dei ritardati pagamenti degli stipendi da parte della Big One Energy. Sei mesi di squalifica per l'amministratrice unica Silvia Amodio
Un momento del match vinto dal Seregno a Villa d’Almé

Ancora un punto di penalizzazione per il Seregno. Dopo i due che gli erano stati comminati in dicembre, per l’insufficienza della documentazione presentata dalla Big One Energy al momento del subentro come proprietaria a Davide Erba, estraneo ai fatti, il tribunale federale della Figc ha deciso giovedì 19 gennaio un ulteriore punto di penalità nei confronti della società azzurra, da scontare con effetto immediato. Le motivazioni della sentenza ancora non sono state rese note, ma il provvedimento dovrebbe essere figlio dei ritardati pagamenti degli stipendi ai tesserati nel periodo tra marzo e giugno dello scorso anno, interamente di competenza della già citata Big One Energy.

Tribunale Figc: il Seregno scende a 20 punti in classifica

Con questa novità, l’undici oggi allenato da Stefano Di Gioia scende a venti punti nella classifica del girone B del campionato di serie D, ex aequo con la Real Calepina in piena zona playout, con quattro lunghezze di ritardo sulla dodicesima posizione, la prima che a fine torneo garantirà la salvezza diretta.

Tribunale Figc: sei mesi di squalifica per Silvia Amodio

Contestualmente, il tribunale federale ha stabilito una squalifica di sei mesi in capo a Silvia Amodio, amministratrice unica del Seregno. Considerate le squalifiche ufficializzate in occasione della precedente penalizzazione (sei mesi per Alessandra Carinci, quattro mesi per Giorgio Coviello e due mesi per Dario Cascione, tutte figure riconducibili alla Big One Energy o alla Boheme Italia Energy, azienda che, da visura camerale, risulta l’attuale proprietaria del sodalizio calcistico azzurro), il totale dei mesi di squalifica sale così alla non lusinghiera quota di diciotto.