Boxe, Elisa Collaro a New York Comincia l’avventura di The Bomb

L’avventura è cominciata. L’obiettivo è il Madison Square Garden. Elisa Collaro, 23 anni da Desio, è volata a New York per inseguire il suo sogno: diventare campionessa mondiale di boxe.
Elisa Collaro alla Gleason’s Gym di New York
Elisa Collaro alla Gleason’s Gym di New York

L’avventura è cominciata. L’obiettivo è il Madison Square Garden, come dichiarava poco più di un anno fa. Elisa Collaro da Desio è volata a New York per inseguire il suo sogno: diventare campionessa mondiale di boxe. Ventitré anni, in aprile era già andata negli States per ottenere la licenza da pugile professionista e firmare un contratto sportivo. Palestra Gleason’s Gym, quella di tanti campioni. Poi il ritorno in Italia, in Brianza, in attesa di un ok per ripartire. È arrivato a metà settimana. «Sto pensando che sto vivendo un sogno.. – ha detto poco prima di andare – Che arrivo e finalmente posso iniziare la mia carriera: mi viene a prendere in aeroporto il mio coach». E uno smile con doppio sorriso a chiudere il messaggio.

Un passo indietro. A giugno davanti alla commissione sportiva «il mio coach mi guardò e disse: “You are professional now and is time to work hard”», ora devi lavorare duro. «I miei occhi potevano illuminare tutta la città. Non potrò mai dimenticare quel giorno», ha raccontato al Cittadino in ottobre.

Ha iniziato a combattere a tredici anni, ha vinto due volte il titolo italiano di kick boxing, nel 2009 e nel 2011, l’anno dopo è diventata vicecampione europeo della specialità perdendo solo in finale a Thionville, in Francia. Era maggio. Poi è passata l’estate. Ha tirato le somme.

«Avevo finito scuola, ero disoccupata già da nove mesi, non avevo un ragazzo, non avevo un macchina intestata. Ho pensato: adesso o mai più. Non è stato difficile andarmene dall’Italia. E dovevo in ogni caso realizzare il mio sogno».

A gennaio aveva fatto una vacanza, aveva visto quella palestra dei campioni, a Brooklyn, se n’era innamorata. «Rimasi affascinata, respirai il profumo dei campioni, incantata da quella sensazione di magia che mi colpì appena si aprì quella porta. Una vera droga. Per non parlare della città in sé; fu subito dipendenza. Ho fatto una scelta di testa, sì, ma di cuore soprattutto, la migliore che potessi mai fare».

E allora ciao. «Il 6 settembre del 2012 decisi di partire per New York per poter crescere e migliorare, farmi un nome. In Italia è molto difficile fare carriera, specialmente se sei una donna; diciamo proprio che non c’è speranza». E allora ciao: ciao kick boxing, solo boxe. Con un nome, quello che ad aprile ha fatto mettere sulla licenza: The Bomb.

E a New York, che è già la sua città anche perché, ha detto, là il pugilato è un altro mondo: «È il luogo dove è nato il vero pugilato. Inoltre è uno dei primi sport in assoluto, parallelo alle arti marziali e al basket. Viene trasmesso in televisione come fosse per noi il calcio e vediamo sia uomini che donne».

Agli esordi la prima palestra è stata la Fit Up di Desio, con il maestro Massimiliano Reppucci, che ha poi seguito a Biassono alla Pro Evolution Fight e con cui è tornata a Desio, nella sede definitiva di via Martiri di Fossoli. «Lui mi ha insegnato a vivere boxando, lui ha creato il mio personaggio e lui ha fatto di me quello che sono oggi. Non potrò mai e dico mai ringraziarlo abbastanza per avermi insegnato tutto questo e per aver sempre creduto in me; non sarebbe stato possibile senza di lui». Ma oggi il futuro si chiama New York.