Matteo Sioli medaglia di bronzo con primato personale nel salto in alto ai campionati Europei indoor in Olanda. Decisamente senza paura il ragazzo di 19 anni dell’Euroatletica 2002 di Paderno Dugnano all’esordio sul palcoscenico internazionale “dei grandi”. Già d’argento ai Mondiali Under 20, aveva conquistato la finale con la seconda miglior misura e si è confermato migliorandosi nel momento decisivo: per lui 2,29 al secondo tentativo per aggiornare quel 2,28 che gli era servito per vincere ad Ancona, un paio di settimane fa, il titolo italiano assoluto.
Atletica, Matteo Sioli di bronzo: le sue parole
«Questa medaglia l’ho sognata – ha commentato Matteo Sioli, classe 2005, alla Fidal – e fino a un paio di anni fa non me lo sarei mai immaginato di arrivarci. Ho pensato che non avevo nulla da perdere ed è quello che mi ha aiutato, potevo solo guadagnarci. Sarebbe stato ancora più bello con due azzurri sul podio, ci ha ispirato Gimbo Tamberi». La misura di 2,29 è stata il momento cruciale della finale che Sioli si è giocato con il compagno di squadra Manuel Lando (che si era qualificato con la misure migliore): fino al 2,26 al terzo tentativo era quarto.
Poi l’ucraino Oleh Doroshchuk, bronzo a Roma 2024, e il ceco Jan Stefela hanno superato 2,29 al primo salto e hanno fatto selezione. Sioli, dopo un errore, ha trovato l’inarcamento per superare l’asticella festeggiando con un salto solo il podio (ancora) virtuale e il nuovo primato personale.
Atletica, Matteo Sioli di bronzo: gli altri italiani
La gara è continuata a 2,32 che il giovane azzurro ha sbagliato di poco per tre volte. Il veneto Lando, 25 anni, ha chiuso quarto con due errori a 2,29 e uno a 2,32 per il tutto per tutto. Il titolo europeo è andato a Doroshchuk grazie a un percorso netto fino a 2,34, secondo Stefela (2,29).
Un sabato di marzo prezioso per l’Italia delle pedane: hanno vinto l’oro continentale Larissa Iapichino nel lungo e Andy Diaz nel triplo. Nel triplo terzo Andrea Dallavalle.