Voragine in bilancio, stangata ImuLesmo supertassa le seconde case

Un buco di circa 1,2 milioni di euro. Questo è quanto manca nelle casse del Comune di Lesmo per far quadrare i conti del bilancio e la soluzione, presentata dall'amministrazione Antonioli, è inasprire le tasse.E l'Imu sulla seconda casa diventa una mazzata.
Voragine in bilancio, stangata ImuLesmo supertassa le seconde case

Lesmo – Un buco di circa 1,2 milioni di euro. Questo è quanto manca nelle casse del Comune di Lesmo per far quadrare i conti del bilancio e la soluzione, presentata dall’amministrazione Antonioli martedì sera all’assemblea aperta ai cittadini, è inasprire le tasse. Infatti, se per la prima casa l’Imu resterà al 4 per mille, sui proprietari di seconde calerà la scure della stangata. L’Imu, in questo caso, sarà elevata al 10 per mille ossia un sostanziale aumento dall’aliquota base prevista dal governo che si attesta sul 7,6 per mille.

Questa prima operazione dovrebbe far introitare al Comune 670 mila euro. I soldi si andrebbero a sommare ai 530mila previsti in entrata con i nuovi scaglioni dell’aliquota Irpef che partono da un minimo dello 0,40% per le persone che hanno un reddito annuo entro i 15mila euro e sale fino allo 0,80% per chi ha un reddito superiore ai 75mila euro.

«Abbiamo ereditato una situazione pesante e difficile, con tanti tagli dai trasferimenti dello stato centrale – ha spiegato nel suo intervento l’assessore al Bilancio Pino Franchini -. Per trovare la quadratura del cerchio abbiamo dovuto ricorrere a una maggiore fiscalità, cercando di aumentare le entrate e riducendo le spese. Abbiamo scelto di lasciare l’Imu sulla prima casa intatta e aumentato quella sulla seconda casa per favorire una maggiore equità».

Lesmo si trova a fronteggiare una situazione difficilissima dal punto di vista delle entrate: a fronte di un drammatico calo degli oneri di urbanizzazione, deve ancora saldare i debiti contratti con i fornitori nel corso del 2011. «Abbiamo deciso di saldare gli arretrati, circa 600mila euro, e rinviare il pagamento ai fornitori 2012 all’anno prossimo – ha proseguito Franchini, snocciolando i dati nel corso dell’assemblea pubblica -. Abbiamo tagliato le spese dove possibile e ridotto le nostre indennità».

Inizialmente il buco in bilancio per l’anno in corso avrebbe potuto essere molto maggiore, circa 1,6 milioni di euro.«Riducendo la spesa di circa 160mila euro – hanno spiegato i nuovi amministratori -, tagliando certe voci del bilancio come la cultura con 36mila euro in meno o 32mila euro tagliati dalla viabilità e facendo slittare di 12 mesi il pagamento previsto dei fornitori per il 2012, la cifra si è ridotta a circa 1,2 milioni di euro». Gli stessi assessori si sono tagliati il 25% dei loro stipendi mensili. Una scelta che però incide in minima parte sul sui conti pubblici.

«Quest’anno ci troviamo di fronte alla classica diga che perde acqua e dobbiamo mettere un mattoncino per tamponarla – ha dichiarato il vicesindaco Marco Fumagalli -. Dal prossimo anno vedremo di fare interventi con un metodo progettuale». Qualche frecciata alla vecchia amministrazione l’ha lanciata il sindaco Roberto Antonioli. «Ci troviamo a giugno a discutere un bilancio del 2012 quando sei mesi sono già passati – ha detto il primo cittadino -. La precedente amministrazione Desiderati si è guardata bene dal farlo. In questo paese è mancato per parecchi anni la progettualità per Lesmo. Pensiamo anche di approfondire la situazione della vecchia Ici perché abbiamo il dubbio che qualche lesmese in passato non abbia pagato l’imposta». Questo dovrebbe far introitare secondo le previsioni almeno 50mila euro. Bilancio complicato, dunque, per Lesmo Amica che lo porterà in consiglio comunale verso fine mese.
Michele Boni