Vimercate-Monza – Il pendolare impiegatizio è una specie in via d’estinzione. Almeno sulle corse dei mezzi pubblici (leggasi: bus) che collegano Monza a Vimercate e più in generale il vimercatese al capoluogo. Bene intendersi fin da subito. Si sta parlando delle ore di punta mattutine, quelle in cui orde di studenti bufalini – per i modi, non certo per la stazza – si accalcano alle porte dei mezzi pubblici. Con uno scopo solo in mente: accaparrarsi il primo posto libero a sedere.
Un mare di studenti – Qualche mosca bianca c’è. Qualche irriducibile che ha rinunciato alla patente o non l’ha mai voluta prendere. Ma sono veramente pochi. La specie dominante, come in una savana, è quella dello studente. Spesso bardato tecnologicamente: la cuffia con la musica a tutto volume è d’ordinanza insieme con lo zaino penzoloni e lo sguardo visibilmente assonnato. Le notti insonni sicuramente avranno il loro effetto la mattina. Ma c’è anche il fatto è che le corse utili per arrivare a scuola sono poche e quindi bisogna alzarsi presto. Per farsi un’idea basta prendere la Z321, la linea che in modo particolare è stata al centro delle polemiche di questi giorni. Gli orari sono quelli che sono: e i collegamenti da e per Monza nella fascia oraria tra le 7 e le 7.30 sono letteralmente presi d’assalto.
Vita da pendolare – E le storie di pendolari arrabbiati si perdono nella confusione che c’è sui mezzi. Come aveva già avuto modo di confermare Angela Biffi, originaria di Roncello: «Da quando è iniziata la scuola i pullman sono letteralmente presi d’assalto – ha evidenziato – chi sale sui mezzi pubblici è costretto a fare la guerra». Biffi vede spesso anche cosa succede durante le corse pomeridiane: «Dalle 13.10 in poi, quando i ragazzi escono dall’Omni di Vimercate succede il finimondo: ognuno tenta di scalzare i propri compagni per farsi largo tra la folla».
Per non parlare poi di chi, magari dal basso vimercatese deve raggiungere Monza per studiare. Loro sono i ragazzi della linea Z314 la cosiddetta ”Monza- Cambiago”, ma che da qualche tempo, grazie alla Nord est trasporti (Net), si è trasformata nella ”Monza-Gessate”. Questi ragazzi dai 14 ai 19 anni arrivano tutte le mattine dalla Brianza est per andare a scuola nel capoluogo monzese: «Al mattino c’è traffico – hanno avuto modo di spiegare – e quindi bisogna prendere i pullman che passano presto». Tre sono le corse mattutine che partono da Gessate e che maggiormente sono prese d’assalto dalla popolazione studentesca diretta a Monza: quella delle 6.20 e due delle 6.35. Che già alla terza fermata, quella di Cavenago Brianza, vedere un posto libero sembra un miraggio.
Niente pomeriggio – Così chi frequenta gli istituti superiori di Monza, il Mapelli o il Carlo Porta per esempio, al mattino, viene invidiato dai colleghi delle scuole del centro. I primi infatti possono permettersi il lusso di salire su quello delle ore 6.35. Mentre chi deve raggiungere il centro, complice il traffico monzese, deve salire sul bus che parte dal capolinea alle 6.20. Per non parlare poi del pomeriggio. Poche le corse che passano proprio dagli istituti periferici e che sono diretti nel basso vimercatese. Per molti le attività pomeridiane sono precluse: le corse nel pomeriggio sono scarse e si torna a casa ad orari improponibili. Così scatta il dilemma: laboratorio didattico o studio? Ma molti pendolari dello studio hanno spesso un unica risposta: «Se non vogliamo essere bocciati, scegliamo solo lo studio ».
Lorenzo Merignati