Triuggio, Madonna col Bambinorischia di far litigare due frazioni

Il mosaico della Vergine Maria ricompare dopo 20 anni e fa subito discutere. L'opera è stata esposta all'ingresso della scuola materna di Rancate. Arrabbiati i residenti di Ponte: fino a qualche anno fa vedevano l'effige nella corte di Villa Fiorita.
Triuggio, Madonna col Bambinorischia di far litigare due frazioni

Triuggio – Il mosaico della Vergine Maria ricompare dopo 20 anni dalla sua ultima esposizione e fa subito discutere. L’opera commissionata nel 1938 all’artista Giorgio Grapputo di Seregno che all’epoca era molto conosciuto è stata esposta all’ingresso della scuola materna di Rancate. Il fatto però non deve essere stato facile da digerire per i residenti di Ponte che fino a qualche anno fa vedevano campeggiare l’effige della Madonna con Gesù Bambino nella antica corte di Villa Fiorita in piazza Boretti.

Il mosaico fu benedetto nel 1939 e apposto in quel vecchio cortile come segno di protezione per i pontesi che subivano le esondazioni del Lambro e per i ciclisti che provenendo da Albiate più di una volta è capitato che cadessero nel fiume. Negli anni ’60 la corte venne demolita e il quadro venne rovinato. Il recupero e il restauro dell’opera vennero affidati all’artista Giorgio Saccuman veneto residente a Rancate. Il mosaico per tutti gli anni ’70 e ’80 veniva esposto durante le varie ricorrenze al vecchio asilo di Rancate luogo dove l’ex parroco don Paolo Colombo sacerdote della frazione dal 1952 al 1999 aveva sempre voluto appenderlo.

In quegli anni però non fu mai presa una decisione definitiva sul destino del mosaico che rimase conservato nei locali parrocchiali. Nel 2002 l’argomento tornò d’attualità poiché di fronte alla riqualificazione di piazza Boretti a Ponte l’opera potesse tornare nella sua frazione di origine. “In quell’epoca l’amministrazione locale e il parroco don Stanislao Brivio – ha spiegato l’allora sindaco Rosanna Zolesi – avevano ricevuto una raccolta firme da parte dei residenti di Ponte per esprimere il proprio desiderio”. L’intenzione dei pontesi di rivedere la propria protettrice al suo posto era grande.

Ora a distanza di dieci anni l’opera è ricomparsa e non è da escludere che ritornino anche motivi di rivalità tra le due frazioni triuggesi limitrofe, che si contendono il mosaico, che alcuni parrocchiani con il placet del responsabile della comunità pastorale don Ambrogio Pigliafreddi hanno esposto all’ingresso della scuola dell’infanzia rancatese. Ponte al Lambro resta molto legata alla Vergine Maria che vegliava sulla comunità in quegli anni a metà del ‘900 quando era stata definita da molti la “piccola Parigi” per la presenza sul territorio anche di un albergo e di una balera. I pontesi pensano già a una nuova edicola sempre in piazza Boretti dove conservare l’immagine della Madonna.
Michele Boni