Suv si ribalta in Valassina:paura per famiglia di Seregno

Incidente lungo la Super 36, all'altezza di Bellano: un Suv è finito fuori strada. A bordo una famiglia di Seregno: marito e moglie, con i loro figli gemelli di un anno e la madre dell'uomo. La signora ha riportato vari traumi e si trova ora ricoverata in prognosi riservata in ospedale
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Seregno  – «Quando ho visto quell’auto davanti a me uscire fuori strada mi sono fermato subito. E ho aiutato quelle persone ad uscire dall’abitacolo prima che la macchina prendesse fuoco».
È la testimonianza di Isidoro Castiglione, agente in servizio alla questura di Sondrio, che ieri pomeriggio è stato il primo a intervenire dopo l’incidente capitato lungo la Super 36, in direzione sud. Un incidente che ha provocato la chiusura momentanea tra lo svincolo di Bellano e quello Abbadia Lariana con il passaggio delle auto consentito soltanto sulla corsia di sorpasso.
Mancavano venti minuti alle 15: l’auto – un Suv di colore blu – stava procedendo verso Milano quando per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia stradale di Bellano, è finita fuori strada.
A bordo c’erano cinque persone, un’intera famiglia di Seregno marito e moglie, con i loro figli gemelli di un anno e la madre dell’uomo. La sorte peggiore è toccata alla signora, di 32 anni, che ha riportato vari traumi, in particolare all’addome, e si trova ora ricoverata in prognosi riservata in ospedale. Molto meno gravi, invece, le condizioni del marito, di 42 anni e della suocera di 66 anni (che hanno riportato traumi meno seri) e pressoché illesi, invece, i due bambini. Per soccorrere la famiglia e accelerare i tempi di intervento è stato fatto alzare in volo l’elicottero da Como: ora i feriti si trovano ricoverati negli ospedali di Lecco e Gravedona.
«Ho visto quell’auto andare dritta, superare un muretto e finire in bilico nel fosso. – continua la testimonianza di Isidoro Castiglione, che ieri pomeriggio era libero dal servizio – Prima ho cercato di sfondare il parabrezza per aiutare le persone che erano ferme nell’abitacolo, poi sono riuscito ad aprire una delle portiere. Nel frattempo si è fermato anche un altro automobilista che mi ha aiutato a tirare fuori i feriti dall’auto, anche perché nel frattempo quel Suv ha iniziato a prendere fuoco: nella mia auto avevo un piccolo estintore e ho cominciato a spegnere l’incendio».
È stata una questione di minuti. Nel frattempo, infatti, sono arrivati i soccorritori: il personale sanitario inviato dalla centrale del 118, i vigili del fuoco e le pattuglie della polizia stradale di Bellano.
Un eroe per caso, verrebbe da dire, quindi citando il titolo di un noto film. Anche perché l’agente Castiglione durante i soccorsi si è ferito ad una mano ed è dovuto andare al pronto soccorso dell’ospedale Manzoni a Lecco per farsi visitare e medicare. «Sulle prime non me ne ero neppure accorto, sono stati attimi talmente concitati…».
P. Gia.