Storia di Nataliya Il destino che cambia

L’incontro tra Nataliya, bambina ucraina, e Guido e Wanda, coniugi monzesi che aprono la loro casa alla giovane ospite e ai progetti dell’associazione Ti do una mano. Oggi la bambina di allora conquista ottimi risultati all’università di Kiev e sogna un futuro migliore.
I coniugi italiani con Nataliya
I coniugi italiani con Nataliya

Una storia come tante? Forse sì, ma è una storia che vale la pena di essere raccontata (a farla conoscere la nostra collaboratrice Alessandra Sala che da anni segue le attività di Ti do una mano onlus, ndr). Nataliya oggi è una bella ragazza ucraina, con tanta voglia di conquistare nella vita un posto diverso da quello che il destino le ha assegnato, senza troppi sensi di colpa.

Per raccontare la storia dobbiamo tornare a una decina di anni fa, quando la sua esistenza da bambina scorre, si fa per dire, in uno dei tanti poveri villaggi nei pressi di Kiev. Lì la vita certamente non regala nulla. E dove può toglie, fino a far mancare il fiato. E il futuro. Un giorno Nataliya arriva in Italia, a Monza, grazie all’associazione Ti do una mano e ai soggiorni che la onlus dona a tanti bambini e ragazzi ucraini, non solo per regalare loro un periodo di vacanza salutare, ma anche per creare legami che arricchiscono famiglie ospitanti e piccoli ospiti. E’ così che Nataliya incontra Guido e Wanda, coniugi monzesi che aprono la loro casa alla giovane ospite e ai progetti dell’associazione. La loro casa diventa la casa di Nataliya per tanti anni. La bambina, dagli otto anni, arriva in Italia periodicamente per soggiorni che le regalano affetto, serenità ma anche la voglia di guadagnarsi un futuro migliore. I due coniugi monzesi diventano i “genitori italiani” della ragazza, che cresce e manifesta sempre più il desiderio di studiare. Un desiderio sempre sostenuto da Guido e Wanda. Ora, quasi maggiorenne, Nataliya studia al politecnico di Kiev, con risultati assolutamente brillanti. E spera in un futuro migliore. Oggi sono Guido e Wanda a compiere il viaggio al contrario. Ogni anno i coniugi si recano a Cernigov, il villaggio della ragazza, per stare con lei e con la sua famiglia d’origine, che a sua volta sembra aver “adottato” i coniugi monzesi. La coppia italiana riesce così anche a seguire i progetti che la onlus monzese sostiene in Ucraina. E la determinazione di Natalyia nel volersi conquistare nel mondo un posto diverso da quello che il destino le ha assegnato, attraverso lo studio, regala a tutti i volontari e alle famiglie di “Ti do una mano” nuova energia per i progetti futuri. (Per informazioni sull’associazione www.tidounamano.org).