Spostati da una scuola all’altra,alunni di Nova come pedine

Alunni spostati da un istituto comprensivo all'altro come fossero pedine. Per ottimizzare le risorse, nella scuola primaria, per l'anno scolastico 2012-2013 formate classi prime da 27 alunni. Per fare questo, sono stati spostati alunni: 27 le famiglie coinvolte.
Spostati da una scuola all’altra,alunni di Nova come pedine

Nova Milanese – Alunni spostati da un plesso all’altro come se fossero delle pedine. E’ questo il primo effetto della nuova era degli Istituti Comprensivi novesi?  Una brutta sorpresa che i dirigenti scolastici hanno scoperto all’atto della comunicazione dell’organico di diritto. Ma cosa è successo? Per ottimizzare le risorse, nella scuola primaria, per l’anno scolastico 2012-2013 sono state formate classi prime da 27 alunni. Per fare questo, sono stati spostati alunni iscritti da un plesso all’altro all’interno dei nuovi accorpamenti previsti dagli Istituti Comprensivi. Ventisette in tutto le famiglie coinvolte, al momento.

In particolare: nel nuovo “Comprensivo Mazzini” quattordici dei 21 alunni iscritti da fuori bacino alla primaria Fasola Quarello di via Mazzini sono stati spostato “d’ufficio” alla primaria Anna Frank di via Novati. All’interno del futuro “Comprensivo Giovanni XXIII”, invece, le “eccedenze”, a detta dell’ufficio scolastico provinciale si sono registrate nel plesso Rodari di via Venezia. Tredici alunni in più oltre i 27 che andranno a costituire la futura prima, smistati in parte (nove) in via Roma dove gli iscritti erano diciotto, e in parte (quattro) alla don Milani di via Fiume. Un bel pasticcio, insomma. “Con questa assegnazione di organico- ha spiegato la dirigente del futuro Comprensivo Mazzini, Graziella Zorzetto- io ho già un insegnante perdente posto che ha chiesto il trasferimento”.

Ma non è finita qui: in via Venezia all’interno della classe da 27 alunni è iscritto anche un portatore di handicap la cui presenza dovrebbe, invece, abbassare il numero di alunni. Lunedì scorso i tre dirigenti del territorio sono andati in delegazione all’Ufficio Scolastico provinciale per cercare di mediare la situazione. Nulla da fare. Almeno per ora. Pronto a scendere in campo il coordinamento genitori-insegnanti. “Noi crediamo che ci sia stata un’applicazione errata della normativa per quanto riguarda la formazione della classe da 27 in via Venezia con un handicap- ha sottolineato la portavoce Veronica Dal Ben- ma è triste dover sperare di avere un portatore di handicap in classe per non avere classi troppo numerose”. 

“Temo di essere tra coloro che saranno costretti a spostarsi da via Venezia a via Fiume o via Roma- ha detto Marco Tibolla- Vorrei che uno di quei signori che si trova a dirigere le nostre scuole e che tratta i nostri bambini come dei semplici numeri, mi dica cosa posso raccontare a mio figlio di sei anni convinto di andare nel plesso Rodari dove ha frequentato già la scuola dell’infanzia e dove ha seguito un progetto di raccordo con l’attigua scuola primaria”.
Giusy Taglia