Sovico, il sindaco Colombo:Asilo, un’occasione mancata

Sovico, Colombo furente:Lega, si è toccato il fondo

SOVICO Il sindaco Alfredo Colombo è un fiume in piena che risponde a tutto campo su alcune situazioni politico- amministrative che tengono vivo il dibattito tra maggioranza ed opposizione, cittadini e Comune.

SCUOLA: QUINTA SEZIONE “A fronte di un problema locale che si è cercato di risolvere con notevole impegno, abbiamo ricevuto una risposta che è una sconfitta per il nostro paese – afferma Colombo – ma, non abbiamo avuto il supporto morale delle opposizioni. In particolare, coloro che sono stati al governo del paese, già nel 2009 sapevano di questa esigenza, ma si sono lavati le mani e oggi danno la colpa a noi.

Bisogna essere cauti e fare un atto di umiltà e dire perché non lo hanno fatto loro prima se era così importante. Prendiamo atto della difesa d’ufficio del Pdl nei confronti del governo e del livello di discussione della Lega Nord che ha semplicemente detto di “accodarsi” a quanto espresso dai Popolari- Pdl”.

Il vicesindaco Franco Galli precisa che “la vecchia giunta non ha fatto niente per richiedere la quinta sezione, ma le condizioni per farlo c’erano. In più si parla di decima sezione: noi abbiamo sviluppato un’azione di coordinamento tra le due scuole dell’infanzia”.

CASCINA GREPPI “La vera occupazione del territorio a Cascina Greppi avvenne nel 2004 quando il Prg diede via libera al PE occupando aree agricole e verdi – precisa Colombo – la cementificazione non è nel nostro dna, andiamo solo a modificare una destinazione d’uso. Anzi, abbiamo intenzione, e lo abbiamo detto ai residenti incontrati sabato scorso, di creare aree verdi a ridosso del Plis. Abbiamo ricevuto proposte che ci siamo impegnati a portare sul tavolo del Pgt. Su Cascina Greppi non si parla di cementificazione: vogliamo integrare l’artigianato di piccole dimensioni sul modello del PE Esselunga di Macherio”.

CONTRASTI CON LA LEGA NORD “Sentirmi accusare di non far parlare qualcuno mi sorprende, il consigliere Recalcati interpreta male il suo ruolo perché nell’ultimo consiglio comunale è venuto in aula con un programma provocatorio: ha chiesto più volte di essere espulso ed insistito, ma il regolamento dell’interpellanza va rispettato. Non mi merito l’epiteto di censore e mi auguro che sia stato un incidente”.
Elisabetta Pioltelli