Schiacciato da 5 quintali di ferro73enne trovato morto a Cesano

Schiacciato da 5 quintali di ferro73enne trovato morto a Cesano

Cesano – Tragico incidente sul lavoro all’interno del complesso industriale-artigianale ex Snia in via Groane 6, area in via di rinascita nell’ambito del piano d’intervento Groane-Magenta. Alle 10.30 di questa mattina il custode dell’area ha rinvenuto in un capannone il cadavere di Alfredo Puppo, 73enne, artigiano, vedovo, padre di tre figli, residente nel centro di Cesano. L’uomo era schiacciato sotto una struttura in ferro del peso di cinque quintali, molto probabilmente sganciatasi dal soffitto.

Puppo non solo lavorava nel capannone come fabbro, ma con ogni probabilità ci viveva. Gli inquirenti hanno infatti trovato a pochi passi da flessibile e ferri del mestiere un letto e una piccola cucina. Difficile riuscire a ricostruire cosa sia accaduto. Il settantatreenne sarebbe morto già nella giornata di ieri, domenica 20.

In via d’accertamento anche perché si trovasse all’interno del magazzino fatiscente. In seguito a un lungo contenzioso giudiziario ingaggiato all’inizio degli anni Duemila con l’attuale proprietà dello stabile, nel 2007 era stato raggiunto da uno sfratto esecutivo. L’ufficiale giudiziario aveva apposto i lucchetti e a ruota la stessa proprietà aveva concesso quattro mesi di tempo per svuotare i locali. Poi, però, passato qualche tempo, l’artigiano aveva rotto i sigilli ed era nuovamente rientrato nel capannone.  Da allora è stato un susseguirsi di querele e denunce, presentate alla locale tenenza dei carabinieri. L’ultima in ordine di tempo è datata la scorsa settimana ed è stata presentata per proseguire l’opera di riqualificazione dell’area, che prevede anche l’abbattimento del capannone. Purtroppo però questa mattina si è arrivati al tragico epilogo.

Non avendo notizie dell’uomo, il custode, intorno alle 10.30 è entrato nel capannone per cercarlo e lo ha trovato morto. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Cesano, della compagnia di Desio, gli agenti della polizia locale cittadina, l’Asl ispettorato del lavoro, i vigili del fuoco di Desio e il magistrato di turno, Salvatore Bellomo.
Cri.Marz.