Rubano 150 casse di champagneCamion si guasta, a bocca asciutta

Biassono – E’ andata male ai malviventi, che forse pensavano di festeggiare la Pasqua stappando champagne. Una serie di bottiglie di vino di ottima qualità, spumanti di marca, liquori di ogni genere, sono state prelevate e caricate sopra un camion. Ma il mezzo con la refurtiva non ha fatto molta strada: si è fermanto poco lontano dall’azienda, a causa di un guasto al motore. Il camion è stato così abbandonato in una piccola via un po’ nascosta a fondo chiuso, con l’idea molto probabilmente, di ritornare sul luogo la notte successiva e recuperare le preziose bottiglie.

Un bottino di tutto rispetto, del valore di circa 50mila euro per oltre un migliaio di bottiglie. ll furto si è verificato nella notte tra giovedì e venerdì 12 marzo, all’interno del magazzino dell’Emporio del Gusto di via dei Gelsi. L’azienda non è estranea ad un furto di questo tipo. Nel 2008, sotto le festività natalizie, una banda di ladri ha fatto sparire un migliaio di bottiglie di champagne, in quel caso sicuramente per stappare al nuovo anno. La storica ditta di Vedano, che si occupa da molti anni del commercio di vini e liquori molto pregiati, si è insediata a Biassono poco più di due anni fa.

Anche questa volta, come nel 2008, i delinquenti si sono concentrati inizialmente sulle bottiglie di champagne, ma finita la scorta del magazzino e quella all’interno del negozio per la vendita al dettaglio, hanno cominciato a prendere una serie di casse di spumanti italiani di marca e alcune confezioni di bottiglie di liquori come wisky e rum. Il tutto è stato caricato sul camion di proprietà dell’azienda, è stato forzato il blocchetto di accensione, e sono partiti ignari dell’inconveniente che li attendeva, costretti così ad abbandonare la merce.

Un’operazione che non è stata sicuramente facile, visto che, prima di ricaricare il prezioso bottino, i ladri hanno dovuto togliere le casse d’acqua presenti sul mezzo. Il tempo necessario per togliere e rimettere intere casse, fa pensare che ci siano volute diverse ore e soprattutto “diverse braccia”. Mistero di come i malviventi siano riusciti ad entrare senza forzare alcuna serratura, né rompere alcunché. L’ipotesi più probabile, è che un membro della banda possa essersi intrufolato nella ditta prima dell’orario di chiusura senza farsi vedere, in attesa del dell’arrivo dei complici pronti ad effettuare il colpo.
Erica Sironi