Albiate – Il più classico dei raggiri nei confronti degli anziani soli in casa è andato in porto in un appartamento di via Istria ad Albiate. A subirlo, una donna di 86 anni. Che, all’ora di pranzo, ha ricevuto la sgradita visita di due sedicenti incaricati dell’Eni. Falsi. La nonnina, sola in casa, non ha pensato che dietro quella faccia da bravi ragazzi, ben vestiti e con in mano un cartellino di riconoscimento (evidentemente farlocco), si celassero in realtà due balordi. Pronti a tutto pur di impossessarsi di soldi. Scovati in una delle camere dell’appartamento della signora Bambina provata per quanto le è capitato.
Lei, autonoma e dai modi gentili, non si era accorta del furto fino a quando, nel pomeriggio, la figlia ha notato che il contatore di casa era stato manomesso. È stato a quel punto che l’anziana ha riferito che all’ora di pranzo si erano presentati due giovani incaricati dell’Eni per «controllare il contatore».
Il sospetto di una truffa è subito balenato nella testa della figlia che è andata a controllare il cassetto all’interno del quale vengono custoditi alcuni contanti. Spariti, naturalmente.

L’episodio è stato denunciato ai carabinieri. I due – trentenni e italiani – avevano tentato di truffare altri albiatesi residenti in zona. E subito è scattato il passaparola tra amici e conoscenti, con l’invito a fare attenzione e a non aprire la porta di casa qualora si presentassero sull’uscio di casa presunti incaricati. Che spesso, invece, si rivelano autori di truffe.
Elisabetta Pioltelli