Monza – Dunque la provincia di Monza e Brianza non ci sarà più: così almeno ha deciso il governo Monti. Monza e la Brianza torneranno a far parte di Milano sotto la definizione di area metropolitana. Il tutto, naturalmente, in attesa che il Parlamento trasformi il decreto in legge entro 60 giorni. Ma cosa vuol dire città metropolitana? Sono passati undici anni dall’inserimento della definizione di città metropolitana all’interno della Costituzione, ma ancora oggi mancano indicazioni precise sui compiti e soprattutto sui poteri di questa nuova figura territoriale. In passato si sono formulate ipotesi e proposte su ciò che dovessero rappresentare le città metropolitane, ma non si è mai arrivati ad un accordo.
La volontà del legislatore è di attribuire alle città metropolitane funzioni maggiori di governo del territorio rispetto alle province. Lo si evince chiaramente dall’art. 18 della legge 135/2012, che prevede che le funzioni fondamentali delle città metropolitane che si aggiungono a quelle attribuite alle province: la pianificazione territoriale generale e delle reti infrastrutturali, l’organizzazione dei servizi pubblici, la mobilità e viabilità, la promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale.
In Europa il modello di città metropolitana esiste da tempo e si differenzia a seconda del territorio e della cultura d’appartenenza. Per noi è materia ancora inesplorata. Il decreto legge n.95 del 6 luglio 2012 e le successive modifiche indicano la partenza per il 1 gennaio 2014. Poco più di un anno per dettare regole e confini di un modello che dovrebbe, almeno nelle intenzioni, rendere più pratica ed efficace la gestione del territorio.