Parco del Grugnotortoostaggio dei nomadi

Parco del Grugnotortoostaggio dei nomadi

Muggiò – Fumo grigio che si alza dal Parco del Grugnotorto. Si innalza nei pressi di quattro baracche e di un paio di roulotte, per un gruppo di non più di dieci-quindici persone. Tra gli alberi sul confine tra Cinisello e Muggiò, in mezzo ai campi del Parco del Grugnotorto, ha ripreso vita da qualche settimana un accampamento di rom, proprio nei pressi di una delle «vasche». Si tratta di baracche messe insieme alla meno peggio, poco più che rifugi di fortuna, che sono sorte in prossimità del nuovo ponte ciclo-pedonale che è stato realizzato proprio sopra al «peduncolo», il tratto di superstrada che collega la Tangenziale Nord alla Milano-Meda. Una zona ideale, non troppo lontana dalle abitazioni, a ridosso soprattutto di Taccona ma ben nascosta, dove in passato più di una volta sono state abbattute, e poi sono state rifatte, baracche analoghe da altri gruppi di rom. Per il momento la situazione è tranquilla, ma a Taccona gli abitanti di via Santa Croce, Cilea e Marx si ricordano bene scassi di auto e piccoli furti avvenuti nella zona, con parte della refurtiva che era stata poi recuperata da Carabinieri e Polizia locale proprio nella baraccopoli. Che, appunto, era stata abbattuta, prima di essere rimessa nuovamente in piedi. Il problema, attualmente, semmai è un altro e riguarda lo smaltimento dei rifiuti che il campo rom produce e che, certamente, non vengono portati in discarica. Dai rifiuti organici alla plastica, dalla carta agli stracci e alla latta, tutti i rifiuti prodotti dal campo rom vengono ammassati nei pressi delle baracche stesse e nei campi intorno. A repentaglio è, innanzitutto, la salute di chi sopravvive tra quelle lamiere, ma anche quella della natura intorno. Non solo, perché a un certo punto i rifiuti devono pur essere smaltiti in qualche modo, e allora i rom li bruciano. Per questo può capitare di vedere del fumo alzarsi dai campi, in prossimità delle baracche e delle roulotte. La Polizia locale di Muggiò ha già ricevuto parecchie segnalazioni, ma ha le mani legate: il territorio sul quale il campo è sorto è di competenza di Cinisello. A differenza delle volte precedenti quando le baracche si trovavano sul confine, questa volta Muggiò di provvedimenti non può prenderne. Il fatto è che nemmeno Cinisello ne ha finora presi, nonostante le sollecitazioni che la Polizia locale di Muggiò sembra abbia fatto al comune limitrofo e anche alla Asl di Desio, che ha diretta competenza dal punto di vista sanitario su quella fetta di territorio. Finora nessuno si è mosso. Il campo rom, tuttavia, non è l’unico responsabile dell’ammassamento di rifiuti in quella fetta di Parco, visto che nei terreni coltivati ed incolti ai margini delle strade sterrate, che si inoltrano nel Grugnotorto da via Santa Croce e da via Donizetti, è possibile vedere un po’ di tutto: un motorino, presumibilmente rubato, abbandonato sul bordo di un campo in mezzo alle sterpaglie, rifiuti da cantiere, sporcizia di vario genere. Senza contare la mancanza di arredi. Delle fattezze di un parco il Grugnotorto ha giusto il cartello.
L.S.