Nova, rifiuti tossici nel parcoColto sul fatto 28enne rumeno

Un 28enne rumeno arrestato in flagranza di reato dalla Polizia provinciale brianzola mentre scaricava rifiuti tossici e liquidi inquinanti nei campi del Parco del Grugnotorto. L'arrestato gettava batterie al piombo per conto di elettrauto e meccanici.
Nova, rifiuti tossici nel parcoColto sul fatto 28enne rumeno

Nova Milanese – E’ stato arrestato in flagranza di reato dalla Polizia provinciale di Monza e Brianza un cittadino rumeno, mentre scaricava rifiuti tossici e pericolosi nei campi del Parco del Grugnotorto. Le forze dell’ordine stanno indagando ora sulla consistenza e sulla localizzazione del giro di aff, denunciato a piede libero. Dalle prime risultanze pare che, effettivamente, il malvivente si occupasse di materiali contenenti liquidi inquinanti e piombo. In massima parte batterie ma anche altri prodotti capaci di rilasciare liquami pericolosi.

Il fermo è avvenuto il primo di febbraio, proprio nei prati del Grugnotorto Villoresi che si trovano entro i confini territoriali del Comune di Nova Milanese. Già caratterizzati da discariche abusive in diversi angoli, soprattutto nella zona di via Italia, a margine del suggestivo scenario della pista ciclopedonale del Villoresi e in direzione del confine con Varedo. Nonché da fenomeni di edificazione selvaggia, con villette tirate su senza permesso di costruire in aree a destinazione agricola. E mentre il Comune di Nova Milanese prosegue la sua lenta ma costante azione di lotta alle irregolarità, testimoniando in maniera documentale gli abusi esistenti, in settimana è arrivato questo blitz della Polizia provinciale.

L’uomo è stato bloccato mentre ancora stava scaricando rifiuti dal suo furgone, recante targa bulgara. Parte delle merci erano già state adagiate nei campi, mentre una parte era ancora riposta all’interno del cassone del mezzo furgonato. Al giovane trasgressore non è rimasto altro da fare che ammettere le proprie responsabilità di fronte agli agenti che lo hanno identificato e che subito dopo hanno cominciato l’interrogatorio. Dal quale è, effettivamente, emerso che il suo compito era quello di occultare batterie d’auto e altro per conto di elettrauto, meccanici e carrozzieri. Quindi, non si tratterebbe di un comportamento occasionale ed episodico, ma di un vero e proprio sistema ormai consolidato.

Sembra che lavorasse per conto di chiunque volesse disfarsi di sostanze e solidi non più utilizzabili, per i quali i costi di ammasso e smaltimento risultano decisamente elevati. In base a quanto prevede la legge italiana. Per le forze dell’ordine sarà ora interessante comprendere chi erano i professionisti, magari anche apparentemente irreprensibili, che si servivano dell’Homran per aggirare la legge.
Pier Mastantuono