Muggiò La febbre del gioco sale anche a Muggiò. Anzi, la temperatura ha raggiunto livelli di guardia, a giudicare dalle cifre messe sul piatto da fonti ufficiali dello Stato: i dati dicono infatti che nel 2011, tra gennaio e luglio (quindi soltanto nei primi sette mesi dell’anno), i giocatori muggioresi, hanno destinato quasi 19 milioni di euro per l’azzardo di video e di slot machine e per altri giochi sempre a titolo oneroso, anch’essi potenzialmente alla base di sindrome compulsiva: significa una cifra media pari a 809 euro a testa, ma è evidente che i giocatori siano molti di meno.
Da capogiro anche il giro di denaro che ruota intorno a giochi come <Super Enalotto>, <Gratta e Vinci> e lotterie di vario genere, senza contare quello destinato per le scommesse, per l’ippica e per il gioco del lotto, con una media giornaliera di 89.840 euro giocati. Una mole di giocate che si inserisce perfettamente nel quadro della situazione a livello nazionale, dove le cifre destinate a questo settore, nei soli primi sette mesi del 2011, hanno superato i 41 miliardi di euro, con un incremento del 21,45% rispetto al 2010.
Una problematica che è stata sollevata in consiglio comunale dalla Lega Nord, che ha presentato una mozione ad hoc specificando come «anche il territorio di Muggiò è interessato dal fenomeno del gioco in modo progressivo e dilagante, a seguito dell’apertura di nuove sale, ma anche a causa della realizzazione di appositi spazi dedicati all’interno di pubblici esercizi già esistenti».
Presentata in consiglio comunale lo scorso lunedì, la mozione è stata approvata all’unanimità dopo alcune modifiche: inizialmente, infatti, il documento prevedeva un’ordinanza del sindaco che imponesse ai proprietari e ai gestori di aree e di sale adibite al gioco oneroso l’affissione di cartelli che, «alla stregua di vizi come il fumo», avvertisse i frequentatori che il gioco è pericoloso e che può creare dipendenza.
Moniti ben visibili, insomma, con i recapiti e i numeri di telefono delle associazioni di volontariato impegnate nell’aiuto dei giocatori compulsivi e delle rispettive famiglie. Il consiglio ha quindi accolto il contributo del Pd che ha proposto una convenzione con la Guardia di Finanza per il controllo anti-truffa di slot e macchinette, oltre ad un’attività di assistenza per i giocatori e per le loro famiglie, attraverso un coordinamento che li sappia indirizzare ad associazioni per il recupero.
Luca Scarpetta