Di sorprese nel GP di Spagna non ce ne sono state, se non quella della partenza dove Lewis Hamilton è stato più svelto con l’acceleratore, ha superato Valtteri Bottas e, fino ai alla fine dei 66 giri, non ha avuto problemi nel mantenere il comando, nonostante una safety car intervenuta dopo un incidente provocato da Lando Norris. In quella partenza Sebastian Vettel ha commesso ancora un errore: cercando di bloccare Verstappen ha sbagliato l’uscita della curva andando a ostacolare, invece, Charles Leclerc. E’ stato così che il gran premio ha avuto lo stesso leit motiv della qualificazione, in cui i distacchi sul giro registrati sabato sul giro veloce si sono sommati, una tornata dopo l’altra, anche sul passo gara.
La Ferrari esce umiliata ancor di più di quanto non lo sia stata nel GP scorso, a Baku in Azerbaijan, dove Vettel aveva almeno conquistato il podio, in Spagna andato a Verstappen. Il quarto e quinto posto delle Ferrari di Vettel e Leclerc sulla pista dove nei test preliminari del mondiale erano state le migliori, rappresenta un fallimento tecnico che pregiudica fortemente attese e speranze dell’azienda e dei tifosi di Maranello. Non vedo, in effetti, come la Ferrari possa recuperare il terreno perduto nelle due classifiche. E’ pur vero che alla fine del mondiale mancano ancora sedici gare, ma è altrettanto vero che la Rossa è sotto per motivi tecnici e, probabilmente, di forniture. Per avere il meglio occorre spendere molto e, sotto questo profilo, le possibilità Ferrari non sono paragonabili a quelle della Mercedes.
Detto questo, mi sembra che la strategia dell’indecisione sui piloti sia a vantaggio di Vettel. Ognuno può pensarla come vuole, ma secondo me questo è un errore grave: Leclerc è più veloce di Vettel che, nonostante il minimo distacco dopo il raggruppamento causato dalla safety car, non è riuscito ad attaccare una sola volta la terza posizione di Verstappen. Segno di indecisione e, probabilmente,di scarsa fiducia nei propri mezzi ed nei mezzi della monoposto.
Il quadricampione del mondo, quand’era alla Red Bull, ha vinto quattro titoli guidando un … aeroplano. Ora si ritrova dover gestire una monoposto che non riesce a sistemare per evidente carenza, come diceva Niki Lauda, di “sedere caldo”. Ergo: la Ferrari deve cominciare a spendere per cercare di riagguantare la Mercedes per poterla insidiare un po’ di più togliendomi il sospetto che a Maranello si stia lavorando più per la prossima stagione che per l’attualità. Inoltre, sul circuito cittadino di Montecarlo fra due domeniche, dovrà puntare molto su Leclerc (che fra l’altro corre in casa) e un po’ meno su Vettel.