Sebastian Vettel aveva ragione quando nei giorni scorsi disse di prevedere una Ferrari ancora davanti però con la Mercedes più vicina di quanto non fosse in Barhein. In realtà, mi è sembrato che la Ferrari, a parte il problemino al circuito di raffreddamento accusato da Charles Leclerc, sia nella stessa conformazione del Barhein.
Per bilanciamento, per prestazioni velocissime in rettilineo e leggermente dietro alla Mercedes sulle curve lente. Devo dire, però, che le mie impressioni sono basate molto sulle prestazioni di Vettel e poco su quelle di Leclerc. E, i miei lettori sanno già che il tedesco non ama guidare vetture con sovrasterzo e non è un mago nel mettersele a posto, mentre il ragazzo monegasco guida qualunque tipo di monoposto ed è molto bravo nel trovare il giusto bilanciamento.
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Prevedo, insomma, una terza serie di prove libere in cui ciascun pilota proverà sia la conformazione da qualifica sia la conformazione da gara. Leclerc ha già confessato che in gara qualche piccolo dato gli mancherà per via del lungo stop nella seconda serie odierna di libere odierna.
Ma io ho imparato a dubitare di quel che dicono i protagonisti di qualunque disciplina sportiva si tratti, soprattutto quando nel computo dei dati fondamentali c’è l’apporto di un mezzo meccanico. Quindi non mi fido, oggi, né dei sette decimi accusati da Hamilton rispetto a Bottas, né degli otto accusati da Leclerc né, soprattutto, dei 3 centesimi che separano il miglior tempo di Bottas dal secondo di Vettel. E alle libere di domani e alla qualifica chiederò la verità!