C’eravamo lasciati con la Mercedes campione del mondo, torniamo col mondiale della formula Coronavirus con le frecce d’argento dipinte di nero (per protestare contro l’odio razziale) che la fanno da padrone.
Se il buon giorno si vede dal mattino, e la Mercedes lo ha fatto vedere con chiarezza, anche il giorno cattivo si è visto dal mattino. Parlo del mattino Ferrari, coinciso con la prima giornata di prove libere del Gp d’Austria in cui la Rossa ha mostrato limiti nella velocità, con macroscopica differenza sui rettilineo del circuito, rispetto alla Mercedes di Hamilton. Nelle prime prove libere della stagione la Ferrari ha lavorato soprattutto sul long run, il passo gara è risultato discreto.
Tutta la prima parte di libere, Vettel e Leclerc hanno lavorato con gomme medie, segno che la tattica di gara sarà per una sola sosta. Mi induce a ritenerlo proprio il fatto che la Ferrari è risultata poco veloce sul giro, dietro anche alla Racing Point di Sergio Perez, il pilota che io avrei visto bene, come sapete, in Ferrari al posto di Vettel. Il quale Perez ha girato sugli stessi tempi di Bottas, facendo intravvedere per la ex Force India la possibilità di un podio, addirittura sugli stessi tempi di Hamilton all’inizio della simulazione di passo gara. Charles Leclerc, con le stesse gomme di Hamilton (rosse) ha cominciato la simulazione con un handicap di 9 decimi rispetto all’inglese campione del mondo.
Meglio di Leclerc con gomme rosse hanno fatto anche Ricciardo con la Renault e Max Verstappen con la Red Bull. Addirittura Sebastian Vettel, con gomma bianca dura, ha girato con costanza su buoni tempi. Insomma, inutile fare previsioni oggi, se non che la Mercedes è la squadra da battere, perché le prime verità le avremo solo domani nella terza serie di libere. Poi la qualifica deciderà la griglia. E su una pista da un minuto sul giro, partire dietro significa dover fare un gran premio in salita.