Monza – Saluta stringendo la mano e mostra con orgoglio i bassorilievi in terracotta che ha imparato da poco a realizzare. Nulla di straordinario se non fosse che Carla Mari quelle mani sta imparando ad usarle da solo due anni e ogni movimento nuovo è una conquista. Esattamente due anni fa, nella notte tra l’11 e il 12 ottobre, è stata la protagonista di un intervento straordinario, unico in Italia: il trapianto bilaterale di mani, con uso di cellule staminali.
Ad operarla il dottor Massimo Del Bene, direttore della Chirurgia della mano al San Gerardo di Monza che parla della sua paziente di Gorla Minore, nel varesotto come di una paziente ideale. Con forza e determinazione Carla si sottopone a due sedute settimanali di fisioterapia e a controlli periodici in ospedale, accompagnata dal marito Giovanni.
Non ama parlare davanti alle telecamere, ma racconta con gioia di ogni singolo progresso. Ora può tagliare la frutta con il coltello, ha ripreso a cucinare alcuni piatti, prepara biscotti, usa la macchina da cucire e lavora la terracotta. La gioia più grande però resta quella di poter abbracciare il marito, i figli e poter sentire il calore delle persone.
Era stata amputata nel 2008 di mani e piedi a causa di una gravissima infezione. Ora negli arti inferiori usa ancora delle protesi, ma sta facendo di tutto per rendersi autonoma dalla carrozzella. Una grinta invidiabile.
Rosella Redaelli