Monza – Partiranno da domani, lunedì, i cantieri per il prolungamento della metropolitana 1 – la linea rossa- da Sesto San Giovanni a Monza. Una rivoluzione: si tratta infatti del primo «tube» della città di Teodolinda, in ritardo di almeno trent’anni. Prima il rifiuto al prolungamento, poi la chimera della linea «Monza-Lissone Sud», galleria interna tra la stazione ferroviaria e l’ospedale San Gerardo annunciata nel 1996, una metropolitana a fune, automatica, senza macchinisti.
Ora basta sogni, il cantiere apre e i primi treni raggiungeranno Monza nel marzo 2015. Il prolungamento non raggiungerà tuttavia il centro città, almeno per ora. Si fermerà alla periferia, a Bettola, al confine con Cinisello: 400 metri di tracciato all’aperto, a Sesto, il restante chilometro e mezzo sottoterra. Due stazioni, Sesto-Restellone e Monza-Bettola, poco distante dal centro commerciale Auchan, costo di 206 milioni di euro.
Ad aggiudicarsi l’appalto con un ribasso del 33 per cento una associazione temporanea d’imprese composta da Coestra, Bonciani e Acmar. Da domani al via le opere preliminari. La linea potrà trasportare fino a 14 mila passeggeri l’ora e limitare così il flusso di traffico dall’hinterland verso Milano.
Ma l’obiettivo è più ambizioso, il sindaco Marco Mariani, guarda avanti: «Abbiamo chiesto ad Mm uno studio di fattibilità per prolungare il tracciato fino al Rondò dei Pini, vicino alla Villa Reale, nell’aerea del nuovo centro direzionale che ospiterà la Provincia brianzola, l’Agenzia delle Entrate, la caserma della Guardia di Finanza». La prossima settimana, a cantieri aperti, è già stato fissato un vertice tecnico.