Meda calcio, fallimento vicinoIl Comune getta la spugna

Meda – Il Meda Calcio fallirà? Gli amanti del bianconero nostrano sperano di no. Così come quanti sono affezionati alla propria città, della quale il Calcio Meda è stato per anni la vetrina più prestigiosa insieme all’azienda del mobile. «Noi abbiamo dovuto mollare il colpo – commenta rammaricato l’assessore allo Sport Popi Cassina – perché non riusciamo a metterci d’accordo con l’attuale proprietà rispetto ai debiti da suddividere. Purtroppo, noi ce l’abbiamo messa tutta: ho cercato di raccogliere qualche sponsor, il Comune sarebbe andato incontro all’attuale proprietà. Ma non siamo riusciti ad avere garanzie sufficienti per pensare di andare avanti nella trattativa. Ora, però, non può essere più affar nostro. Non so come andrà a finire, ma è chiaro il forte dispiacere che potremmo provare tutti se il Meda dovesse fallire. Ovviamente, spero che tutto si risolva».

Anche perché nel 2013 il Meda Calcio compirebbe cent’anni: un traguardo che la società e la città meriterebbero di festeggiare, anziché vedere finire tutto con un fallimento. Dalla società – formata all’inizio della stagione 2009/2010 da una cordata fatta da diversi imprenditori che è diminuita nel tempo – dicono che il Meda non fallirà: «Questa è la prospettiva auspicata da molta gente – dice Sergio Padovano, l’unico “superstite” della cordata iniziale – ma non sarà così: stiamo facendo di tutto per evitare questa debacle, anche se in giro sono tanti personaggi che vorrebbero un epilogo del genere: magari per portare via al Meda Calcio qualche giocatore a costo zero. Stiamo valutando alcuni possibili acquirenti e mi spiace che non si sia riusciti a trovare un accordo con il gruppo medese (Padovano si riferisce al Comune rappresentato da Popi Cassina e da alcuni sponsor) ma la società aveva un valore quando l’abbiamo acquistata e bisogna riconoscerlo».

Insomma, i debiti sono ingenti e la soluzione, per ora, sembra lontana. L’idea di Cassina e della sua cordata era quella di rateizzare il debito con il Comune e di accollarsi – grazie ad alcuni sponsor medesi – alcuni dei debiti della società, ma non se ne farà nulla. «Potrebbe essere un anno di transizione – conclude Popi Cassina – e vorremmo lavorare per continuare almeno con il settore giovanile. Vedremo». Da Padovano, invece, arriva un messaggio di tranquillità: «In qualche modo faremo per iscrivere la squadra al campionato – conclude – ma stiamo facendo davvero tutto il possibile». Elena Sandrè