Lesmo, targhe padane in classeDal ’99 nelle aule del doposcuola

Lesmo – Le targhe padane ci sono anche nella scuola elementare Manzoni di Lesmo. L’argomento è stato riproposto dalla lista civica di minoranza Lesmo Amica che, durante l’ultimo consiglio comunale, ha presentato un’interpellanza per chiedere delucidazioni sul motivo della mancata rimozione di quelle iscrizioni. Infatti allo stato attuale tre aule della scuola primaria di via Vittorio Veneto, regolarmente utilizzate per le attività scolastiche, sono dotate di cartelli in cui è riportata la dicitura “Doposcuola Padano” con annesso il simbolo della Lega nord. Queste insegne erano state posizionate durante la costruzione del nuovo plesso scolastico e sono rimaste appese ai muri dal gennaio ’99, alla consegna della nuova struttura a studenti e insegnanti, fino ad ora. All’epoca la giunta lesmese aveva pensato di avviare attività aggiuntive per i bambini oltre a quelle previste dal ministero dell’istruzione con una chiara impronta padana per tenere vive le tradizioni locali e il dialetto nel doposcuola proprio in quei locali. Ma la questione è più complicata.

«Le aule in questione non sono mai state consegnate dal Comune alla scuola – ha affermato il primo cittadino Marco Desiderati – quegli spazi sarebbero dovuti restare a disposizione del Comune». In effetti quelle aule aspettano a distanza di più di dieci anni un giudizio dal Tar della Lombardia a cui fece ricorso l’allora dirigente scolastico Gianni Pisati per poter entrare in possesso degli spazi e togliere le placche. «All’epoca vista l’abbondanza di aule che il plesso scolastico aveva al suo interno – ha spiegato l’allora assessore alla Pubblica istruzione Flavio Tremolada– avevamo pensato di tenere dei locali per le nostre attività ».

Le insegne tanto discusse, fino a che il Tar non si pronuncerà sulla faccenda in maniera definitiva, restano dove sono e si attende una risposta all’interpellanza nel prossimo consiglio comunale di fine novembre. «Lesmo Amica intende esprimere la propria perplessità sul fatto che, a distanza di più di undici anni, la questione non si sia ancora risolta o quanto meno il suo esito non sia ancora del tutto chiaro all’amministrazione – ha tuonato l’opposizione – La stessa maggioranza ha candidamente ammesso di “avere il dubbio” che le tre aule siano state ufficialmente consegnate all’autorità scolastica. È davvero così o alla fin fine sono state “assorbite negli anni all’uso scolastico” su indicazione del Comune, senza che questo si sia premurato di fare tutto a regola d’arte?».

Immediata la replica del Comune: «Le aule che sono attualmente occupate hanno tutti i crismi per essere utilizzate – ha ribattuto la giunta – altrimenti sarebbero state inaccessibili per il doposcuola ». Intanto le targhe rimangono al loro posto dopo più di dieci anni e si attendono risposte definitive sulla questione.
Michele Boni