Lesmo: sindaco anti tricolore,ma in piazza c’è la bandiera

Il sindaco Desiderati, parlamentare e leghista doc, aveva annunciato di non obbedire al prefetto: non avrebbe esposto il tricolore per i 150 anni dell'Unità d'Italia. In piazza, però, la bandiera c'era, messa da associazioni locali.
Lesmo: sindaco anti tricolore,ma in piazza c’è la bandiera

Lesmo –  Il tricolore impazza a Lesmo. Sebbene il Comune brianzolo sia un feudo leghista e l’amministrazione locale non abbia organizzato nulla per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia sono state esposte numerose bandiere fuori dalle case tra le finestre e i balconi. Il sindaco Marco Desiderati proprio mercoledì sottolineava come il Comune non aveva nulla da festeggiare fino a quando un cittadino lesmese varrà per lo Stato, in termini di trasferimenti al Comune, 40 euro all’anno e un cittadino di Napoli 377. “Ho deciso di disobbedire al Prefetto. Non esporrò nessuna bandiera. – ha affermato lo stesso deputato del Carroccio – Alla mia decisione ha contribuito anche l’atteggiamento negativo delle opposizioni, che ostacolano continuamente qualunque tipo di riforma federale dello Stato. Ritengo che un Paese che si dichiara unitario debba trattare tutti i suoi cittadini allo stesso modo: così non è perché, come sempre, il Nord paga il conto per tutti.” 

Questa mattina, però, in piazza Roma l’associazione carabinieri, l’Anpi e la lista civica Lesmo Amica hanno istallato il loro gazebo ed esposto i tricolori senza nessuna remora. Fuori dai cancelli del Comune un altro lesmese ha affisso una bandiera d’Italia proveniente da Nervesa della Battaglia località in provincia di Treviso in cui si è combattuta la prima guerra mondiale con una lettera indirizzata al sindaco per ricordargli un episodio della storia d’Italia. Mi.B.