Lesmo, presidio Yamahacontestato dai dipendenti

Lesmo, presidio Yamahacontestato dai dipendenti

Lesmo – I dipendenti che continuano a lavorare per il sito di Yamaha Motor Italia a Lesmo prendono le distanze dai cassaintegrati che continuano a manifestare fuori dai cancelli di via Tinelli anche in questi giorni di feste natalizie attraverso una lettera inviata alle organizzazioni sindacali ed al presidente della provincia di Monza e Brianza. “Noi un gruppo di dipendenti, che ha cuore il futuro di Yamaha – scrivono gli impiegati – pur solidarizzando con i colleghi, che hanno perso il loro posto di lavoro, fatichiamo a comprendere le modalità e i contenuti della nuova protesta messa in atto. Non vogliamo che il protrarsi dell’accanimento, nei confronti della nostra azienda, possa penalizzare anche noi, che dopo la ristrutturazione, continuiamo a lavorare in Yamaha.”
Durissima la replica dei manifestanti. “Noi non ci spostiamo di qui e siamo sorpresi negativamente di una tale presa di posizione– hanno tuonato – perché sebbene abbiamo ottenuto come ci spettava di diritto il secondo anno di cassa, abbiamo ancora in sospeso dei chiarimenti riguardo i 7 milioni di euro messi a bilancio dalla multinazionale nel 2009 come accantonamento. Attendiamo le pezze giustificative riguardo l’argomento e continueremo a manifestare fino a che non le avremo ottenute.”
Intanto ieri al presidio è arrivato in visita il vicario episcopale monsignor Armando Cattaneo. Nei giorni scorsi i cassintegrati avevano inviato una lettera al cardinale Tettamanzi