Non esiste alcun nesso causale tra i vaccini antinfluenzali Fluad e gli eventi avversi segnalati in questi giorni. Questa è la conclusione del Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (Prac), riunito presso l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) a Londra, sulla base dei risultati dei Test effettuati sui lotti di vaccino ritirati in Italia nella scorsa settimana. Alla luce di queste considerazioni, l’asl di Monza e Brianza ribadisce l’invito a tutti i soggetti, in particolare quelli a rischio, a sottoporsi alla vaccinazione per evitare di andare incontro alle complicanze dell’influenza, che ogni anno causano circa 8.000 decessi in Italia, in particolare negli over 65 anni.
Secondo i più recenti dati della Rete di sorveglianza (Influnet Rapporto n. 5 del 26 novembre 2014), i casi di sindromi influenzali dall’inizio della sorveglianza, si attestano intorno ai 238.000. Siamo ancora lontani dal picco influenzale, anche per via delle temperature ancora miti di queste settimane. Chi non si è ancora vaccinato dovrebbe quindi farlo adesso. La campagna vaccinale, avviata a metà ottobre, si concluderà a fine dicembre.
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere agli ambulatori di igiene ene competenti per territorio dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 12. Si trovano a Desio telefono 0362-483202-09 ; a Monza tel. 039-2384649/039-2384632; a Vimercate tel. 039-6288049.
L’invito dell’asl trova ragione nel panico -secondo le autorità sanitarie – ingiustificato che si è diffuso in questi giorni proprio sulla bontà dei vaccini. Su scala nazionale si è registrato un calo medio dell’80% delle vaccinazioni influenzali, con picchi del 100%. E’ ’l’effetto Fluad’, che si è registrato, da Nord a Sud Italia, dopo la notizia del blocco dei lotti sospettati di aver provocato decessi tra gli anziani, arrivata proprio nel bel mezzo della campagna anti-influenzale.
E se rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ad oggi il calo dei vaccini effettuati si attesta intorno al 30% è solo perché la maggior parte delle Regioni era già arrivata a buon punto con l’immunoterapia prima che scoppiasse il caso. E’ la stima che emerge da un’indagine a campione tra i medici di famiglia del Sindacato Medici Italiani (Smi) realizzata per l’ANSA. La situazione però varia molto da regione a regione.
Grazie all’informazione svolta in modo capillare, l’effetto Fluad è stato meno rilevante in Emilia Romagna (dove il calo immediato è stato del 15%), Lombardia (-35%). Mentre in Veneto il calo è stato del 70%.