La Stradesio festeggia il recordPodismo, 2.200 iscritti alla corsa

La Stradesio festeggia il recordPodismo, 2.200 iscritti alla corsa

Desio – Incredibile boom della Stradesio, la classica invernale Fiasp organizzata dal Gruppo Marciatori Desio, che nella mattinata di domenica 2 gennaio ha fatto segnare la cifra record di 2.200 iscritti, provenienti da tutta la Brianza ma non solo. Exploit de Ul Gir de munt di Montesiro, che si è aggiudicato l’edizione 2011 grazie alla bellezza di 71 marciatori iscritti. Superato sul filo di lana, il Gruppo San Francesco Desio, che ha partecipato con 69 elementi, stavolta deve, quindi, accontentarsi del posto d’onore. Terza piazza per l’Avis Oggiono (62), quarta per il Giuriati Biraghi di Milano (48), quinta per i Marciacaratesi (46). Sesta posizione per l’Avis Lazzate (41), settima per l’Atletica San Marco di Busto Arsizio (40). All’ottavo posto affiancate a pari merito l’Avis Cabiate e i Road Runners di Milano (37 iscritti). Nono il Gruppo podistico Rhodense (35), decimo il Marathon Club Seveso (31). In undicesima posizione un terzetto a quota 30: Avis Seregno, Podisti San Maurizio al Lambro e Allianz Milano.

I gruppi partecipanti erano in tutto 47, ma ad essere premiati sono stati i primi 25. Un riconoscimento speciale è stato assegnato dal presidente dei Marciatori Desio, Mirella Schiatti, al corridore più anziano, Aldo Zucchi (classe 1929), da 33 anni presidente dei Marciatori Varese, presenti con 25 elementi. I podisti hanno avuto a loro disposizione tre percorsi differenziati della lunghezza rispettivamente di 7, 14 e 21 Km. Il ritrovo era fissato per le 8 in punto presso il Paladesio, in largo Atleti Azzurri d’Italia, dove ha avuto luogo la premiazione. Sono state toccate Desio, Varedo, Palazzolo, Muggiò, Nova Milanese e Paderno Dugnano. Tre i punti di ristoro: due all’aperto (a Desio e a Varedo), l’altro all’interno del Paladesio. Raggiante il presidente Mirella Schiatti: «Il segreto? Ce la mettiamo davvero tutta: cominciamo da settembre a preparare il tutto, cercando di pubblicizzare al massimo l’evento».
Lamberto Motta