Gli U2 che avrebbero dovuto tenere due concerti proprio a Parigi e i Coldplay. I canadesi Simple plan, i Foo Fighters e, in Italia, Samuel Umberto Romano. La musica si ferma dopo gli attacchi armati che a Parigi hanno fatto 128 morti e centinaia di feriti. Il silenzio in onore delle vittime.
«Abbiamo assistito con incredulità e sgomento agli eventi di Parigi e i nostri cuori vanno a tutte le vittime e alle loro famiglie – hanno scritto gli U2 – Siamo devastati per chi ha perso la vita al concerto degli Eagles of Death Metal e i nostri pensieri e le preghiere sono per la band e i loro fan. E speriamo e preghiamo che tutti i nostri fan a Parigi siano al sicuro».
'In our thoughts and prayers.' Tonight's Paris show, HBO broadcast and Twitter Q & A will not be taking place. https://t.co/LuTxpoSw0T
— U2 (@U2) 14 Novembre 2015
Tonight’s live stream for TIDAL & KROQ has been postponed out of respect for the terrible events in Paris.All tickets…
Posted by Coldplay on Friday, 13 November 2015
Chiedo scusa a tutti quelli che stasera sarebbero dovuti venire a Imperia per il mio dj-set, ho deciso di rinviare lo…
Posted by Samuel Romano on Saturday, 14 November 2015
I Foo Fighters di Dave Grohl il 14 novembre avrebbero dovuto suonare a Torino, l’ultima attesissima data italiana. Il tour europeo è annullato: niente Torino e Parigi (il 16), Lione (il 17) e Barcellona (il 19): venerdì 13 novembre, quando al Bataclan – un luogo per spettacoli, obiettivo insieme a ristoranti e allo stadio Saint Denis: in tutto sei attacchi simultanei – i terroristi sparavano sul pubblico in ostaggio al concerto degli Eagles of Death Metal (che il death metal l’hanno solo nel nome), stavano suonando a Bologna di fronte a un palazzetto in delirio e sold out. Nessuno sapeva quello che stava succedendo, le notizie sono arrivate a spettacolo finito. E così si è visto più forte il contrasto tra quello che deve essere un concerto e ciò che una follia armata di kalashnikov ha fatto diventare.
It is with profound sadness and heartfelt concern for everyone in Paris that we have been forced to announce the…
Posted by Foo Fighters on Saturday, 14 November 2015
“È con profonda tristezza e con sincera preoccupazione per tutti quelli che si trovano a Parigi che siamo costretti a cancellare il resto del nostro tour. Dopo questa violenza senza senso, la chiusura dei confini e il lutto internazionale, non possiamo andare avanti. Non c’è altro modo per dirlo. È una follia, una merda. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a tutto quelli che sono stati colpiti e a tutti quello che hanno perso qualcuno”, ha scritto la band nell’annuncio su Facebook. Sui canali dell’organizzatore del tour (Live Nation) saranno invece pubblicate notizie sul rimborso dei biglietti. Pure gli Eagles of Death metal, secondo quanto riporta Rolling Stone, avrebbero concluso anzitempo il tour europeo. Date italiane di dicembre comprese.
Music is louder than hate. La musica è più forte dell’odio, hanno scritto i fan dei Foo Fighters davanti al palazzetto di Torino come messaggio alla band (una foto è circolata sui social network).
Non suonare o alzare il volume? Il giorno dopo gli attacchi un uomo ha portato il pianoforte davanti al Bataclan e ha eseguito “Imagine” di John Lennon circondato dalla folla. Il sindaco di Monza ha annunciato che gli spettacoli in programma nel weekend nei teatri della città saranno aperti dalla Marsigliese, l’inno nazionale francese. Così faranno altri teatri in tutta Italia, a Firenze anche le discoteche.
“Con La Grande Musica, per quello che vale – e noi crediamo valga tantissimo – abbiamo voluto essere vicini al popolo francese e a tutte le vittime della guerra e del terrorismo”. Così l’Orchestra da Camera di Perugia ha commentato la decisione di suonare l’inno nazionale francese nell’ambito di Umbria Libri e insieme alla lettura delle parole del premio Nobel Wislava Szymborska: “Ascolta come mi batte forte il tuo cuore” (Ogni caso).
Ascolta, come mi batte forte il tuo cuore.Le parole di Wislava Szymborska, la Marsigliese eseguita dall'Orchestra da Camera di Perugia per #RadioEuropa
Posted by Radio3 Rai on Saturday, 14 November 2015
(articolo modificato il 14 novembre 2015)