La guardia medica di Monza si trasferisce in via Pacinotti nella sede della Croce rossa

Tutto pronto per il trasloco anche della guardia medica di Monza nella sede della Croce rossa, che ha recuperato gli spazi di via Pacinotti. Da giovedì 14 gennaio il servizio di continuità assistenziale abbandona via Piave.
La rinnovata sede della Croce rossa di via PAcinotti durante la ristrutturazione in estate
La rinnovata sede della Croce rossa di via PAcinotti durante la ristrutturazione in estate Fabrizio Radaelli

Conto alla rovescia per il definitivo trasferimento della Croce rossa nella nuova sede di via Pacinotti, incluso il servizio di continuità assistenziale. È proprio la guardia medica, gestita dalla Cri, a contare i giorni per il trasferimento nella vecchia sede della Croce, che negli ultimi mesi ha recuperato e ristrutturato gli spazi tra via Marsala e corso Milano, non lontano dal vecchio ospedale di via Solferino. Lì si trasferisce l’attività di guardia medica inclusa l’assistenza diretta ai cittadini a partire da giovedì 14 gennaio, abbandonando via Piave 2.

«Passeremo il mese di agosto qui a sistemare – aveva detto a inizio estate Orazio Nelson De Lutio, commissario del comitato locale della Croce Rossa di Monza – Con ogni probabilità da settembre gli uffici amministrativi saranno operativi. In un secondo momento arriveranno i servizi del 118 e della guardia medica». Così è stato e la Cri monzese torna nella sua vecchia casa avuta in eredità: «L’ente possiede questo stabile praticamente da sempre, dagli anni Trenta – aveva aggiunto De Lutio – Mi sembra giusto che i volontari tornino ad avere la loro casa: ce ne siamo andati nel 2005 perché mancavano delle messe a norma, non per inagibilità della palazzina. Costruire una nuova sede in via Correggio, come si era ipotizzato in passato, non avrebbe avuto molto senso: sarebbe costata circa 450mila euro e, oltretutto, in quella zona avremmo anche avuto problemi di viabilità».

In via Pacinotti il progetto inizialmente prevedeva il recupero del solo piano terra, ma poi si è esteso fino a comprendere il primo piano. 4.900 i metri quadrati dello stabile, suddivisi in tre livelli, come raccontato allora: «Due sono operativi: uno è chiuso perché sarà ristrutturato in seguito, l’altro invece è sotterraneo. Abbiamo anche un deposito automezzi: abbiamo smaltito l’amianto che lo ricopriva e a breve arriverà il nuovo rivestimento, donato da un benefattore. Al piano terra troveranno spazio gli uffici amministrativi e l’archivio, la sala operativa, gli ambulatori della guardia medica, una sala relax per i volontari, l’area dormitorio, anche per i volontari, dotata di bagni a norma per i disabili e docce. Al primo piano, invece, è stata recuperata l’intera sala convegni e corsi e sarà allestita la direzione sanitaria oltre agli uffici destinati al Corpo Militare e alle Infermiere Volontarie».