La Compagnia Stabile Monzeseporta in scena “L’indifferenza”

Per la rassegna delle compagnie teatrali amatoriali, la Compagnia Stabile Monzese va in scena con lo spettacolo "L'indifferenza", scritto e diretto da Silvio Manini, aiutato nella regia da Rita Mapelli, in scena sabato 21 gennaio, alle 21, al teatro San Carlo, in via Volturno (ingresso 10 euro).
La Compagnia Stabile Monzeseporta in scena “L’indifferenza”

Monza – Un campionario di uomini (e donne) e situazioni per raccontare una società che ha smarrito l’importanza dei rapporti autentici. Questo racconta la Compagnia stabile monzese con lo spettacolo “L’indifferenza”, scritto e diretto da Silvio Manini, aiutato nella regia da Rita Mapelli, in scena sabato 21 gennaio, alle 21, al teatro San Carlo, in via Volturno (ingresso 10 euro).

«Con allegria mista a perplessità lo spettacolo porta in scena dodici storie al limite del paradosso – spiega Silvia Caprara, membro della Compagnia -. Episodi in cui amici e amanti, mogli e mariti, colleghi o semplici sconosciuti dietro l’apparente cornice dei rapporti che li uniscono sono in realtà completamente soli, egoisti, capaci di guardare il mondo che li circonda senza emozione».

A muovere le fila del testo teatrale prima e dello spettacolo poi sono due episodi di cronaca realmente accaduti e registrati da Manini nel 1976. «Accaddero due gravi incidenti stradali, e in entrambi i casi l’investitore non prestò soccorso alle vittime. Allora quei fatti colpirono profondamente l’opinione pubblica e oggi, a distanza di tanti anni, lo spettacolo appare ancora tremendamente attuale – spiega il regista – e a noi purtroppo non resta da fare altro che riderci sopra».

Perché l’allegria, sempre inquinata e raddrizzata da scetticismo e perplessità, sono l’ossatura dell’intero spettacolo. Dodici quadri che tessono sul palco la trama dell’animo umano: il suicida, l’appuntamento, l’industriale, il divo, la madre, giardini pubblici, la perfezione, i banditi, l’ospedale, donna in carriera, la felicità. «L’illusione del successo ad ogni costo sarà il vero padrone dell’essere e per raggiungere questo obiettivo saremo disposti a perdere tutto: affetti, famiglia, amicizie. Sopravvivrà solo e soltanto l’indifferenza».

È questo il messaggio freddo e tagliente della piece.
A dare corpo a amina alle dodici storie saranno gli attori della Compagnia stabile monzese, gli allievi della scuola triennale di teatro che in oltre trent’anni di attività ha formato più di mille studenti. «Non perdete mai l’entusiasmo e la voglia di fare e conoscere, solo così il teatro saprà offrirvi insostituibili soddisfazioni», si legge nel sito. Per maggiori informazioni: www.compagniastabilemonzese.it o la pagina Facebook dedicata alla Compagnia.
S. Val.