La Brianza del dopo terremotoSolidarietà, ma anche tanta paura

La terra continua a tremare in Emilia. A quasi due settimane dalla prima scossa che ha mezzo in ginoscchio la provincia di Modena e gran parte di quelle circostanti, l'onda lunga del terremoto continua anche in Brianza.Ecco cosa succede.
Ecco il volto solidale di CarnateAiuti verso le zone terremotate

Monza – La terra continua a tremare in Emilia. A quasi due settimane dalla prima scossa che ha mezzo in ginoscchio la provincia di Modena e gran parte di quelle circostanti, l’onda lunga del terremoto continua anche in Brianza. Tra pericoli per la popolazione, polemiche e gare di solidarietà. Ecco cosa succede nei Comuni della Provincia.

Seregno – Da lunedì, all’esterno dei supermercati della città, sarà possibile donare prodotti alimentari e per l’igiene personale non deperibili: pasta, riso, acqua, latte a lunga conservazione e latte in polvere, pannolini, sapone, dentifricio, spazzolini. I volontari della protezione civile saranno presenti all’esterno dei supermercati dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.Lunedì Iperal di via Fermi, martedì Iperal di via Verdi, mercoledì LD di via Milano, Giovedì SMA di corso Matteotti e venerdì Esselunga di via Lucania (San Salvatore). Le tute gialle, nel frattempo, sono pronte a partire per le zone colpite dal terremoto. «In questa fase, quella dell’azione immediata, abbiamo una task force di circa tredici persone – spiega l’assessore Ciafrone – disponibili a muoversi subito. Aspettiamo indicazioni dal Comitato di Coordinamento Volontari di Monza e Brianza da cui dipendiamo». Due tecnici del comune, un ingegnere e un geometra, partiranno per Quistello. Una missione di tre giorni, domenica, lunedì e martedì, per fornire assistenza tecnica al comune di Quistello.

Veduggio – Nelle case Aler, il terremoto ha fatto paura, ma l’azienda lombarda per l’edilizia residenziale rispedisce al mittente le lamentele degli inquilini che vorrebbero uscire dalle strutture e avere un altro posto dove stare. Le scosse emiliane di martedì mattina hanno fatto paura anche in Brianza. «Le scosse di martedì – spiega Michela Pollastro che abita in via Montello 9, così come altre dieci famiglie – hanno fatto rialzare le piastrelle. Al quarto piano è caduto un lampadario e si sono formate diverse crepe nei muri. Sia nelle case che nelle cantine. Mi hanno detto di non preoccuparmi perché, finchè non ci sono crepe orizzontali, vuol dire che non ci sono problemi strutturali e che noi siamo al sicuro. Sono venuti qui il geometra dell’Aler, del Comune e i vigili del fuoco. Mi hanno garantito che la casa è agibile, ma non siamo per niente sicuri. Ci sono 17 minori in questo palazzo. Come faccio a stare tranquilla con crepe nuove in camera di mio figlio, proprio sopra il suo letto?».

Besana in Brianza – Un minuto di silenzio per le vittime del terremoto e la decisione, unanime, da parte di maggioranza e minoranza, di devolvere agli abitanti delle zone colpite dal sisma l’emolumento del mese di maggio. Così si è aperta, giovedì sera in Villa Borella, la seduta del consiglio comunale. Il sindaco Vittorio Gatti ha inoltre annunciato che anche una delegazione della protezione civile comunale di Besana, coordinata da Costantino Beretta, è pronta a partire per portare sostegno alla popolazione di Mantova.

Paderno Dugnano e Cesano Maderno – Il tam tam della mobilitazione è iniziato quando ancora non si era definito un quadro chiaro dell’entità del terremoto che era tornato a mettere letteralmente in ginocchio l’Emilia. E i volontari della Protezione civile, ancora una volta non si sono tirati indietro. La colonna mobile della Provincia di Milano, composta in tutto da 26 volontari, di cui 8 del Gor padernese, dopo aver caricato tende e strutture è partito nella serata di martedì, giorno stesso del sisma, dal deposito di Cesano Maderno alla volta di San Giacomo delle Vignate, comune in provincia di Mantova. Una volti giunti a destinazione alle 4 di mattina, i volontari non hanno perso tempo ed hanno cominciato ad allestire le cinquanta tende che ora possono accogliere 300 persone. Non è rimasto con le mani in mano neppure il gruppo di Protezione Civile di Cesano Maderno, che sta allestendo una farmacia mobile d’emergenza. La farmacia container sarà attiva nella devastata Moglia, su richiesta di Federfarma, che ha deciso di intervenire dopo la segnalazione di inagibilità di quattro farmacie della zona. La partenza avverrà nei primissimi giorni della settimana.

Cogliate – Il commissario prefettizio assegnato a Cogliate dopo la caduta dell’amministrazione Picco nello scorso marzo, Maria Antonietta Gregorio è stato inviato nella zona di Ferrara per coordinare le operazioni di soccorso. Per 15 giorni, il vice prefetto della Provincia di Monza e Brianza, assisterà le forze di protezione civile presenti sul posto nel tentativo di aiutare il più possibile le popolazioni colpite dal sisma a rialzarsi. A Monza da ottobre, già vicecommissario de La Maddalena in Sardegna, la Gregorio ha già maturato esperienza in questo tipo di situazioni. Ad inizio 2009, quando il terremoto devastò l’Abruzzo, il vice prefetto aveva prestato il proprio servizio a L’Aquila.

Cesano Maderno – L’iniziativa di un privato cittadino. Massimiliano Colombo fino a sabato sera raccoglie ogni genere di prima necessità: vestiti, giocattoli, cibo e tutto ciò che può servire alla popolazione colpita dal terremoto. Passare dal supermercato Sigma di Cesano Maderno in via Cavour e parlare direttamente con lui per le modalità di consegna di vestiti e giocattoli mentre il cibo può essere consegnato direttamente in loco.

Cavenago Brianza – Anche il nucleo di protezione civile di Cavenago Brianza è coinvolto nelle operazioni di supporto alla popolazioni colpite dal sisma in Emilia Romagna e nel basso mantovano. Infatti la tensostruttura in dotazione ai volontari cavenaghesi è stata portata nei giorni scorsi nelle zone terremotate come ausilio pratico alle unità dei soccorsi. Soccorsi già in azione da una decina di giorni nella zona compresa tra Mantova, Finale Emilia e Modena. Oltre alla struttura sono stati allertati alcuni volontari cavenaghesi che, al bisogno, si sono resi disponibili ad intervenire personalmente nelle operazioni più urgenti e inderogabili.

Bernareggio – Nel vimercatese però c’è stato chi ha avuto più paura degli altri. Sono i dipendenti del municipio di Bernareggio. Municipio dichiarato inagibile visti i continui cedimenti. «Il sindaco Emilio Biella e i 43 dipendenti comunali – ha detto l’assessore al personale, Cinzia Longhi – hanno avvertito chiaramente la scossa di terremoto e sono usciti in strada. La paura che le ali inagibili dell’edificio possano compromettersi ulteriormente è concreta». Delle tre ali del palazzo comunale di via Prinetti una sola è del tutto agibile. Le altre hanno dei problemi strutturali. A scanso di nuovi pericoli nella giornata di martedì è stato invitato in municipio un ingegnere per i controlli del caso.