Iniziali Bì Bì. Brigitte Bardot, certo, omaggiata sul palco a inizio carriera; ma anche Bandabardò e il titolo del loro secondo album in studio. Nel ’98. Se finora sembrano solo parole messe in fila, probabilmente manca il punto di partenza di tutto questo discorso. E allora: “attenziò, concentraziò, ritmo e vitalità”. Ancora niente? “Devo dare di gas, voglio energia. Metto carbone e follia. Se mi rilasso collasso…”. Ecco la Bandabardò. Otto fiorentini, sempre piuttosto “sportivi” per dirla alla Capannelle dei Soliti ignoti.
Ancora niente? Allora ecco lo scrittore Carlo Lucarelli con “Bandabardò – Un mistero italiano”. Quaranta minuti per raccontare la storia dall’8 marzo 1993, giorno della nascita e dell’ingresso in studio per il primo album (“Il circo mangione”), fino alla consacrazione fra le migliori (se non la migliore) folk band italiane, premiate dal successo di pubblico e vendite anche all’estero. Nella sostanziale indifferenza della critica italiana.
È un documentario presentato dai registi Giorgio Marchesani e Francesco Lamonaca nel corso dell’ultimo Giffoni Film Festival, condotto da Lucarelli nello studio della trasmissione “Blu notte – Misteri italiani” e mandato in onda da Sky Arte per chiudere in bellezza il 2013 (in replica il 2 gennaio alle 13.45)
Il video di Beppeanna: “Se mi rilasso, collasso” cantata al concerto del Primomaggio in piazza San Giovanni a Roma.
E giustamente, dopo la pay tv, la rete ora chiede un passaggio in chiaro. Perché il giornalismo investigativo lucarelliano ripercorre fedelmente i vent’anni di carriera attraverso video, aneddoti, frammenti di concerti, gli interventi dei “nonni” di Orla ed Erriquez (Andrea Orlandini alla chitarra e Enrico Greppi, voce e chitarra) e le testimonianze di colleghi musicisti (Silvestri e Gazzè).
Il video di W Fernandez:
Per raccontare come i cantautori (italiani, francesi, europei) amati da Erriquez hanno incontrato il folk, la manonegra, il ritmo. E la capacità di trascinare folle in concerti scatenati ed educatissimi. Testi propri e cover coinvolgenti.
Video: “Una giornata uggiosa”, omaggio a Lucio Battisti (e alla Brianza velenosa)
“Siamo per la rivalutazione dei rapporti umani, dei miscugli razziali e culturali. Lottiamo per un mondo a misura di donna e di bambino e per vedere un giorno trionfare allegria e gentilezza” , recita il manifesto politico pubblicato sul loro sito.
Nelle ultime estati hanno provato anche a passare dalle parti di Milano, ma il cielo ha giocato contro. Quindi non resta che aspettare un nuovo disco (l’ultimo, “Scaccianuvole”, è del 2011) e il tour. E un passaggio in chiaro del docu-film (quindi tenere d’occhio le programmazioni).
“Colpevoli di ottima musica” è il verdetto della trasmissione. Ed è vero.
Il video di 20 bottiglie di vino – live: