Il mio cane è anziano e si stanca in fretta, che fare?

L’età avanzata e la stanchezza. Risponde la dottoressa Anna Randazzese, Istruttrice Cinofila.
Cane anziano - foto wirestock/it.freepik.com
Cane anziano – foto wirestock/it.freepik.com

Salve, ho un cane anziano, è un meticcio con dentro del cane da caccia; abbiamo sempre fatto lunghe passeggiate e lui si divertiva un mondo a seguire gli odori, ma adesso che è più vecchietto mi accorgo che fa fatica a fare lunghi tratti, che posso fare? Sabrina

Buongiorno Sabrina, i cani purtroppo vivono sempre troppo poco, quindi siamo noi che dobbiamo accompagnarli nelle loro diverse fasi di vita. Il fisico a un certo punto inizia a invecchiare, il che si vede dalla stanchezza e da qualche acciacco. Non dobbiamo però dimenitcare che il cane può essere stimolato anche in altri modi, non solo con l’attività fisica. La loro mente infatti può lavorare bene e con soddisfazione anche quando non sono più giovani! Usare l’olfatto può essere un’attività piacevolissima e che arricchisce la vita di un cane, anche quando sono molto anziani.

Fargli cercare piccoli bocconcini di cibo nascosti in giro per casa, oppure anche oggetti che amano (come ad esempio un gioco), permette di lavorare tanto e stancarsi pur muovendosi meno e senza sovraccaricare le articolazioni.

Anche l’attivazione mentale, quindi capire come risolvere piccoli “enigmi” dai quali tirare fuori un bocconcino, è un’attività che appaga il cane; usa la testa, si impegna, spende del tempo e quando ci riesce si sente capace e appagato perché ha ottenuto ciò che voleva con le sue capacità.

Dobbiamo considerare che il cane, seppur anziano, sente il bisogno di sentirsi ancora utile e capace, in grado di essere autonomo. Pensare che un cane anziano debba semplicemente stare a poltrire a casa è davvero svilente nei suoi confronti.

Per quanto riguarda invece le passeggiate, il mio consiglio è di ottimizzare il suo sforzo, quindi magari andare in automobile in posti che gli piacciano piuttosto che fare un tragitto a piedi per raggiungere ad esempio i campi, in modo da fare sì che usi le sue ridotte energie nel contesto che più lo rende felice. Non intestardiamoci a pretendere lunghi tratti se vediamo che il cnae si affatica, ovrrà dire che faremo quello che si sente. Ci saranno poi giorni più o meno buoni: osservare il nostro amico e allinearci alle sue possibilità potrà solo aumentare la loro gratitudine nei nostri confronti, che siamo pronti ad assecondarlo senza forzarlo.

Diventa poi necessario fare più attenzione al meteo: per un cane anziano potrebbe essere sconsigliabile il freddo, l’umidità e anche il molto caldo, quindi copriamolo ed evitiamo di rimanere troppo tempo sotto le intemperie, ad esempio.

Infine, il mio consiglio è di ascoltare il proprio cane, che di giorno in giorno ci farà capire, se solo lo osserviamo, come si sente e dargli ciò che lui è in grado di sostenere, senza forzarlo in attività che non si sente di fare, ma altrettanto senza lasciarlo lì a fare niente, perché la stimolazione, anche intellettiva, è molto importante proprio per rimanere attivi e in forze!

Anna Randazzese *

* Laureata in psicologia e Istruttrice Cinofila, lavora sul territorio di Monza e Brianza con attività individuali e collettive, proponendo percorsi di educazione e riabilitazione comportamentale a tutti i tipi di cani, dai cuccioli appena arrivati a casa a cani adulti con problematiche comportamentali anche complesse. Potete visitare il suo sito web www.aseizampe.com o visitare la pagina facebook Aseizampe.