Il compleanno di Borgonovo,45 candeline e tanto coraggio

Il compleanno di Borgonovo,45 candeline e tanto coraggio

Giussano – «Ciao campione, vorrei poterti abbracciare per trasmetterti tutto il mio affetto e la mia ammirazione; la serenità e la forza d’animo con le quali stai affrontando la malattia sono uno splendido esempio per tutti». È uno dei tanti messaggi di auguri a Stefano Borgonovo che si possono leggere oggi sul portale internet della sua Fondazione, in occasione del quarantacinquesimo compleanno dell’ex calciatore professionista giussanese, il primo dopo l’intervista in cui l’interessato ha ammesso pubblicamente di essere affetto dalla sclerosi laterale amiotrofica ed annunciato la sua intenzione di creare una fondazione per raccogliere fondi con i quali finanziare la ricerca sulla malattia. La giornata di festa arriva a poche ore di distanza dalla serata benefica che lunedì, al «Là di Moret» di Udine, per iniziativa dell’Udinese, una delle tante squadre di cui Borgonovo ha vestito la casacca nel corso della sua carriera, è stata organizzata per aiutare la sua causa. Con Piero Chiambretti nel ruolo di mattatore, il «Progetto Borgonovo» ha messo all’asta le maglie di diversi campioni (da Ibrahimovic a Kakà) per raccogliere fondi da devolvere alla ricerca.

La malattia – Le prime avvisaglie della sclerosi laterale amiotrofica risalgono al settembre di quattro anni fa, anche se la pubblica ammissione è stata registrata soltanto sul finire della scorsa estate. In seguito ha preso corpo il progetto della Fondazione, che vede in prima fila la moglie di Borgonovo, Chantal, e Alessandra, la seconda dei loro quattro figli.

I colleghi – Oggi Borgonovo vive a Giussano, confortato dall’affetto dei familiari e da quello di ex colleghi e amici. Tra questi, l’allenatore del Milan Carlo Ancelotti, che passa a trovarlo tutte le settimane, nonché Roberto Baggio, in prima fila nell’amichevole che in autunno è andata in scena a Firenze tra Fiorentina e Milan, con incasso devoluto alla fondazione, e Marco Nappi, promotore del derby della lanterna che il 27 marzo prossimo, alle 20.30, allo stadio Ferraris di Genova, vedrà di fronte atleti di ieri e di oggi di Sampdoria e Genoa, sempre con la fondazione a beneficiarne. Tra coloro che hanno visitato in questi mesi l’ex calciatore, anche le stelle del Milan David Beckham e Kakà ed il giornalista sportivo Candido Cannavò, arrivato in Brianza una decina di giorni prima della sua improvvisa scomparsa.
Paolo Colzani