I politici Pd ai lavoratori Alcatel«Abbiamo fatto la nostra parte»

«Abbiamo fatto la nostra parte». Così rispondono in una lettera i politici del Pd del Vimercatese e della Brianza a Michele, il lavoratore di Alcatel Lucent che sotto la scure dei tagli annunciati dalla multinazionale chiedeva, in un'altra lettera, dove fosse finita la classe politica.
I politici Pd ai lavoratori Alcatel«Abbiamo fatto la nostra parte»

Vimercate – E fanno tre. Dopo Michele e dopo Gabriella, un lavoratore di Alcatel e una ex precaria della multinazionale franco-americana, tocca agli esponenti politici prendere carta e penna. Sono i rappresentanti del Pd vimercatese e brianzolo a rispondere sullo stato di crisi aperto dall’annuncio di tagli. Ecco la loro lettera.

“La lettera di Michele sintetizza bene la situazione di crisi in cui versa tutto il polo industriale del vimercatese che occupa più di 10mila persone. Michele chiede risposte, dalle istituzioni e dagli imprenditori ma anche dalla politica. Noi crediamo fino ad oggi di aver fatto la nostra parte, anche se si potrebbe fare di più, ma a Michele garantiamo che tutti i giorni, e spesso senza comunicarlo ai giornali o alle tv, ce la mettiamo tutta.

Fin dal 2008, cioè da prima che la crisi del capitalismo finanziario gettasse in una crisi nerissima praticamente tutto il pianeta, la provincia di Milano promosse una grande progetto di reindustrializzazione della Bames, che però, per responsabilità dei proprietari dell’area interessati più a una speculazione edilizia sull’ area che a un vero rilancio industriale, è tutt’oggi al palo. Ci fu poi il progetto del distretto hi tech, al quale però fino ad oggi sono mancate le ali per poter decollare, e questo per responsabilità che possiamo ricondurre principalmente al governo di Regione Lombardia.

Fino ad oggi le istituzioni non sono riuscite a ottenere grandi risultati. Parte della politica ha però cercato di fare la propria parte, al servizio del territorio. Da tempo chiediamo un piano di rilancio industriale del nostro Paese e soprattutto delle realtà in cui innovazione, competenza, dedizione e anche profitti sono di casa, come dimostrano ad esempio il fatturato e i brevetti sfornati da Alcatel Lucent.

Per la verità anche le istituzioni, se ci si mettono, possono fare molto. Lo dimostra ad esempio il progetto del governo Prodi, con l’ allora ministro dello sviluppo economico Pierluigi Bersani che varò Italia 2015, un piano per promuovere innovazione e miglioramento dell’ efficienza ambientale e produttiva del nostro sistema industriale. Poi venne il governo Berlusconi, che del ministro dello sviluppo economico per mesi ne fece proprio a meno.

Noi del Pd, come i lavoratori e le rappresentanze sindacali, vogliamo che una soluzione venga trovata, e al più presto, anzitutto per rasserenare le migliaia di famiglie che vivono con ansia crescente l’oggi e anche il domani. E facciamo quello che possiamo, sapendo che soluzioni a un problema come il rilancio di un intero territorio che ospita un pezzo importante del sistema produttivo italiano più avanzato non possono essere trovate a livello locale ma richiedono interventi e decisioni a livello regionale e nazionale.

Grazie anche al lavoro dei parlamentari del partito democratico siamo andati a bussare direttamente alla porta del ministro Passera. Che ha ascoltato le nostre ragioni e che ha già fatto sapere ad Alcatel che il governo non si volterà dall’altra parte se l’azienda deciderà di fare armi e bagagli e di traslocare altrove, perché la considera un soggetto strategico in un settore di avanguardia.

Ma questo non basterà, a tutto il vimercatese e all’intero paese, se prestissimo non sapremo mettere in campo politiche strutturali (come il recupero del ritardo tecnologico, ad esempio puntando su banda larga e innovazione nel settore delle telecomunicazioni) per rimettere in moto crescita e sviluppo che sia finalmente duraturo, sostenibile e capace di ridare una speranza alle tante famiglie e aziende in crisi”.
Paolo Brambilla, sindaco di Vimercate
Gigi Ponti, segretario provinciale
Enrico Brambilla, consigliere regionale
Vittorio Arrigoni, consigliere provinciale