Il dono come pratica quotidiana. Come un gesto spontaneo capace di guidare ogni azione, ogni giorno. E quando si parla di dono, si intende la bellezza della gratuità in tutte le sue forme, purché quella gratuità giunga come stimolo per la speranza, il senso di comunità e la condivisione. A tutto questo è dedicato, per legge, un giorno: il 4 ottobre. La legge è del 2015, sulla base di un provvedimento che ebbe a suo tempo come primo firmatario, Carlo Azeglio Ciampi, scomparso presidente emerito della Repubblica e che oggi trova Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, tra i sostenitori più convinti.
E tra i sostenitori più convinti della necessità di cogliere l’occasione della Giornata dedicata per andare oltre e stimolare una comunità, e soprattutto le giovani generazioni, sul significato del gesto di donare, ci sono anche da qualche anno il Centro di Servizio per il volontariato di Monza e Brianza- Csv M&B e la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza onlus.Anche per il 2017 le due realtà non si sono lasciate sfuggire l’opportunità e hanno coinvolto la scuola primaria Anzani. Ne sono nati tre pomeriggi dedicati alla Giornata nazionale del Dono 2017, con la proposta di una sorta di grande puzzle del bene che i bambini hanno composto guidati dai volontari del territorio, pronti a trasformare la Casa del volontario in un villaggio di laboratori.
«Questa iniziativa – spiegano i promotori – rivolge lo sguardo al futuro coinvolgendo proprio i più piccoli, avvicinandoli a tante realtà di volontariato che operano nel nostro territorio. Ricevere un’educazione al dono sin da piccoli è sicuramente un’azione importante che pone basi solide per la creazione dei filantropi di domani». Il grande prato della Casa del volontariato di via Correggio è divenuto scenario di attività ludiche e laboratoriali , proposte dalle organizzazioni non profit del territorio per il 350 bambini della scuola. Ma anche genitori e nonni hanno condiviso la proposta al termine dell’orario di lezione.
Oltre agli enti promotori, le Giornate (il 25, 26 e 28 settembre) sono state condivise dalla Protezione civile di Monza, con percorsi educativi, da Desbri, con un’attività di scambio di giocattoli, dalla Banca del Tempo con attività per bambini, dal Creda onlus con un laboratorio creativo, da Legambiente Seregno con attività manuali, dall’associazione Teatro dell’Equinozio con “Caccia al tesauro – il gioco del Restauro”, da Antes con tirocinanti universitari e studenti in Alternanza scuola lavoro e “anima la festa”, da Musicamorfosi con momenti musicali e di animazione, dall’Unione Ciechi e Ipovedenti di Monza e Brianza con le fiabe e i libri tattili costruiti dagli studenti del “Porta” nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro, da “Sul filo dell’arte” con la realizzazione di manufatti di lana da porre sugli alberi del giardino, dall’Antonia Vita Onlus con attività ricreative, da ACB- Amici Cascine Bovati con “laboratorio giochi di un tempo” e anche da Unicef, che ha raccontato ai bambini l’importanza del dono e della solidarietà. A coordinare le attività di Csv M&B, Marco Orsi e Marco Grazi, due studenti dell’istituto Mapelli , in alternanza scuola lavoro. Perché anche questo è un chiaro esempio dell’importanza di donare; non solo denaro, ma anche tempo, idee e professionalità. Tutto vale, purché sia gesto di gratuità.