Giulia Giorgi tricolore con la Geas«Scudetto e test in Bocconi»

Giulia Giorgi è campionessa nazionale di basket under 19 con la Geas Sesto San Giovanni. Primi passi nell'Apl Lissone e i successi. Ma i piedi sono per terra: «Concilio gioco e studio, finché continuerò a divertirmi».
Giulia Giorgi tricolore con la Geas«Scudetto e test in Bocconi»

Lissone – Ha vinto il campionato italiano Under 19 di pallacanestro con la Geas di Sesto San Giovanni eppure se pensa al suo futuro si vede ai vertici di un’azienda: la lissonese Giulia Giorgi ha i piedi ben piantati per terra. «Giocherò – afferma – fino a quando continuerò a divertirmi e riuscirò a conciliare gli allenamenti con lo studio. Già quest’anno non è stato facile, mi hanno aiutato molto le mie compagne che, attraverso Facebook e Skype, mi giravano gli appunti quando ero lontana per le trasferte».

Giulia, che frequenta la quinta liceo linguistico al Bianconi di Monza, ha un curriculum di tutto rispetto. A cinque anni è avvicinata alla pallacanestro, seguendo le orme del papà Mauro che ha un passato nella Forti e Liberi di Monza, è rimasta nell’Apl Lissone fino a dieci poi è passata alla Geas. Nelle ultime tre stagioni ha messo in fila parecchi risultati importanti: ha fatto parte della selezione lombarda che è giunta seconda ai campionati giovanili, con la Geas ha partecipato alle competizioni under 17 e under 19.
Da quest’anno il suo impegno si è fatto parecchio pesante dato che milita contemporaneamente in tre squadre: pur proseguendo l’attività nella giovanile ha esordito in serie A con la prima squadra e ha disputato il campionato di B1 con il Costa Masnaga, una società satellite della formazione sestese.

«Riesco a conciliare la pallacanestro e la scuola – spiega – perché sono ben organizzata. Le mie giornate sono scandite rigidamente: fino alle 15 studio e poi comincio gli allenamenti, dal lunedì al giovedì a Sesto e il venerdì a Lecco». Fino alla soddisfazione più grande quando la scorsa settimana ha conquistato il titolo di campione d’Italia a San Martino Lupari, nel padovano, battendo la Reyer di Venezia. «Non eravamo le favorite – commenta – abbiamo vinto perché, a differenza di altre squadre, siamo un gruppo affiatato e buona parte del merito è dell’allenatore Filippo Bacchini e della vice Cinzia Zanotti. I veri talenti, tra cui Martina Kacerik di Villasanta, sono quattro».

Giulia si sta godendo le due settimane di riposo sportivo e sta pensando agli esami di maturità: «Ho fatto – conclude – il test di ammissione alla Bocconi: so bene che la carriera nella pallacanestro femminile è dura, i grandi sponsor non sono interessati e di soldi ne girano pochi. Le giocatrici di A, straniere escluse, riescono a guadagnare un migliaio di euro al mese. È meglio non costruire il futuro su questo sport anche perché, in caso di infortunio serio, sarebbe un problema».
Monica Bonalumi