Futuro dell’ex DiefenbachRitorna l’ipotesi albergo

Futuro dell’ex DiefenbachRitorna l’ipotesi albergo

Monza – La Circoscrizione è la Tre, le stelle invece potrebbero essere cinque. Torna in pista il progetto per la realizzazione di un albergo sulle ceneri dell’ex fabbrica Diefenbach di via Borgazzi. Parlando della situazione della ricettività alberghiera a Monza, il vicesindaco Dario Allevi, che ha la delega del turismo, è stato chiaro: in città servono nuovi alberghi. E sono tre i siti che nei prossimi anni potrebbero aprire le proprie stanze a turisti e visitatori: al Rondò dei Pini; presso la progettata Cittadella dello sport di viale Stucchi; e sull’area della fabbrica dismessa di San Rocco. Un progetto non nuovo, nato con un piano integrato d’intervento del 2003. Il piano prevedeva la realizzazione di un albergo di 10 piani (12 nel nuovo pgt) alto 39 metri, in vetrocemento, dal design moderno e «scenografico», oltre ad uffici e negozi per 9.000 mq e 150 posti auto, in parte liberi. «Sarebbe stato il portale di accesso alla città, ma anche il simbolo del nuovo polo produttivo e tecnologico che doveva sorgere a San Rocco, sfruttando aree industriali dismesse come l’ex Diefenbach e la Fossati Lamperti – ricorda l’ex assessore all’Urbanistica Alfredo Viganò, oggi consigliere della Lista Faglia e padre del pgt -. La nuova Giunta ha in parte ripreso questi obiettivi, ma nel frattempo si sono persi anni».

Il progetto per l’ex Diefenbach prevedeva anche una serie di importanti ricadute sul quartiere, ricorda il presidente della Circoscrizione 3 Pietro Zonca, anche se all’epoca Rifondazione comunista puntò i piedi. «In linea di principio non eravamo contrari a questo intervento, però la Circoscrizione non è mai stata nemmeno chiamata a votare un parere, a discuterne – spiega Zonca -. Non sappiamo a che punto si trovi il progetto». Quello del 2003 prevedeva la desemaforizzazione e una rotonda per l’incrocio Aquileia-Campania, il reinvestimento degli oneri di urbanizzazione nel quartiere, assunzioni tra gli abitanti di San Rocco per il nuovo albergo, spazi convenzionati per attività pubbliche nella sala congressi prevista dal progetto all’interno del nuovo edificio. «Aspetti che vorremmo fossero ripresi», chiosa Zonca.