Non c’è stata vittoria per la Ferrari nel GP di Cina, terza gara del mondiale di formula 1, in cui aveva conquistato in qualifica tutta la prima fila dello schieramento. Ha vinto la Red Bull Renault di Daniel Ricciardo autore di tre sorpassi fenomenali con staccatone su Hamilton, Vettel e Bottas. Ma la vittoria della Red Bull è stata propiziata dal direttore di corsa Charlie Whiting che ha commesso uno sbaglio colossale per un tecnico della sua esperienza. All’inizio del 32.mo giro, causa un incidente fra Gasly e Hartley nel giro precedente, compagni di squadra in Toro Rosso, il signor Whiting decideva di far entrare la safety car. Ma non decideva di farla entrare davanti a tutti i piloti ma subito dopo che sul traguardo erano transitate Bottas e Vettel che aveva la stessa strategia: gomme soft in partenze a medie al primo pit stop per andare fino al termine della gara. In quei primi trenta giri, Vettel che era scattato al comando al via, era stato superato da Bottas grazie a un undercut (cioè un sorpasso strategico che consiste in un giro da qualifica prima del cambio gomme) che aveva procurato al finlandese della Mercedes un vantaggio di sei secondi. Un fatto quasi inspiegabile se consideriamo che i calcoli dei tecnici di Maranello consideravano in due secondi e mezzo un margine di sicurezza per evitare l’undercut. Forse dal box Mercedes era stata data un po’ di potenza in più al motore e Bottas con un giro monstre aveva fatto il resto unitamente al fatto che i meccanici Ferrari avevano impiegato un secondo secco di troppo nel cambio gomme di Vettel.
Le Red Bull, che erano partite con gomme ultrasoft si erano fermate al 19.mo giro montando le medie per andare a fine corsa. Ma, dopo una buona partenza, proprio per via del deterioramento degli pneumatici ultrasoft e della necessità di cambio anticipato, Verstappen e Ricciardo erano a inseguire. Quando il direttore di corsa ha fatto entrare la safety car ( e sui display è comparso il relativo segnale) erano già transitate Mercedes e Ferrari: le Red Bull che erano più indietro sono riuscite a entrare nella pit lane e cambiare gomme, montando le soft. In questo modo i due piloti della squadra austriaco-francese, con gomme fresche e mescole più morbide di quelle degli avversari hanno potuto attaccare le posizioni di testa. Ricciardo ha superato dapprima il compagno di squadra, poi con tre staccatone consecutive ha fatto fuori un nervosissimo Hamilton, poi Vettel e Bottas portandosi al comando e restandoci sino al traguardo. “Sorpassi da grande pilota – ha esclamato Jacques Villeneuve ai microfoni di Sky -, non capisco perché alla Red Bull gli preferiscano Verstappen. Ricciardo è un uomo da campionato, quando sorpassa lo fa in modo entusiasmante, Verstappen invece commette diversi sbagli. Quel che ha fatto a Vettel è inconcepibile”. E già, perché nella sua foga di ricongiungersi con Ricciardo, Verstappen ha sbagliato la staccata nel sorpasso a Vettel speronandolo sul fianco destro. Solo 10 secondi di penalità all’olandese, ma probabilmente anche una penalità in punti sulla sua patente di corsa.
Vorrei tornare sull’ingresso ritardato della safety car.“A pensare male di fa peccato, ma a volte ci si indovina”, frase che diceva spesso l’onorevole Andreotti udita, come lui stesso confessò, nel 1939 dal cardinale Francesco Marchetti Selvaggiani. E allora pensando male, dirò che la formula 1 non è solo sport, spettacolo e passione. E anche economia e scommesse. E, soprattutto, quando ci sono le scommesse di mezzo occorre che le decisioni non lascino adito ad alcun dubbio. In altre parole, sto dicendo che quando un direttore di corsa come Charlie Whinting sbaglia come ha sbagliato in questo GP di di Cina qualcuno può anche pensare che non sia più all’altezza della situazione perché può danneggiare una competizione sportiva, come ha fatto anche in passato, e su chi ci scommette. E allora occorre pensare a una sostituzione. Gli anni passano per tutti e quelli di Charlie Whiting sono stati sportivamente e fisicamente onerosi.