Commentare le prime due sessioni di prove libere del GP d’Inghilterra è come giocare alla roulette: se esce il numero buoni vinci, altrimenti toppi. Questo perché la pista di Silverstone è oggetto di cambiamenti di temperature, soprattutto in luglio fa molto caldo. Silverstone era un aeroporto militare da dove nella seconda guerra mondiale partivano i bombardieri inglesi per sganciare sulla Germania: è stato quindi localizzato in una parte d’Inghilterra, nei pressi di Northampton, dove il meteo è abbastanza favorevole. Dopo la guerra, è stato trasformato nel circuito più veloce d’Inghilterra anche se non il più spettacolare, che a mio avviso rimane Brands Hatch situato a 30 miglia da Londra.
Nella prima serie di prove libere, dunque, il miglior tempo lo ha segnato la Mercedes di Hamilton con gomme soft, che ha profittato della temperatura mattutina, abbastanza abbordabile. Poi il caldo si è fatto sentire, sulla pista la temperatura è arrivata a 52,7 gradi centigradi ed è stata la Ferrari di Vettel, con le gomme gialle, a segnare il miglior tempo. È chiaro, allora, che il risultato della qualifica dipenderà dalla temperatura del circuito e, di conseguenza, dalla scelta delle gomme per la qualifica che i piloti dovranno usare nella prima parte del gran premio.
Poi sono cominciate le simulazioni di gara. Ha cominciato Vettel con pneumatici medi (colore bianco), probabilmente per incrociare i dati e decidere, in base ai consumi, quanti giri poter fare alla massima velocità. Dopo il pit stop, con le gomme soft le Ferrari non hanno avuto rivali, un secondo meglio delle Mercedes. Il buon Carlo Vanzini, dalla cabina di Sky, ha parlato di possibile doppietta Rossa. Ma io non mi fido, come al solito voglio vedere prima la terza serie di prove libere, poi il cronometro e le gomme della qualifica. Ecco perché ho parlato di roulette, ecco perché la qualifica, esaminata da questa giornata di prove libere, da previsioni che domani potrebbero essere completamente ribaltate: difficile, però, che qualche pilota parta con gomme diverse dalle soft (cioè le medie di colore bianco) che sono quelle più performanti. Ma in F.1 tutto è possibile. Anche perché nei garage si lavorerà con lena per migliorare o per correggere eventuali errori. Chi dovrà lavorare parecchio saranno i meccanici della Red Bull che dovranno rifare la macchina di Max Verstappen andato a muro dopo pochi minuti dell’inizio delle seconde libere: ha perso la monoposto ed è stato bravo a non farle subire danni irreparabili.
Molti errori li ha commessi Kimi Raikkonen, uscito più volte con le quattro ruote dalle righe bianche di delimitazione della pista. Sarà, però Kimi mi sembra piuttosto nervoso, quasi deconcentrato quando guida. Bene invece il candidato a sostituirlo nel 2019, Charles Lecrerc che con l’Alfa Sauber ha ottenuto il decimo tempo.