Sembra che i problemi avuti nel GP d’Australia dalla Ferrari siano stati risolti. Le indicazioni della prima giornata di prove libere del GP del Barhein sono state positive per la Rossa. Ma è solo venerdì, le migliori prestazioni di Vettel e Leclerc nella simulazione di qualifica potrebbero essere state fintate dalla Mercdes: i 6 e i 7 decimi accusati rispettivamente da Hamilton e Bottas non mi convincono in pieno di una inferiorità certa suscitandomi il sospetto che Toto Wollf, boss delle Frecce d’argento, abbia deciso di fintare le prestazioni dei suoi piloti.
Domani, però, in qualifica nessuno potrà nascondersi e allora vedremo se la crisi Ferrari in Australia sia stato un fatto contingente oppure se i problemi non sono ancora guariti, soprattutto quello che in gara risulterà essere il principale, ossia l’affidabilità. Comunque sia, la qualifica di domani vedrà grandi duelli, in tutte le zone del possibile schieramento. Ma soprattutto per le prime due file, tra Ferrari e Mercedes con una piccola possibilità per la Red Bull di Max Verstappen.
Nella simulazione gara, che non dovrebbe prevedere due soste, secondo me i risultati più interessanti li ha ottenuti Charles Leclerc. Gomma soft, rossa, con cui ha ottenuto tempi d’attacco eccellenti ripetuti quando, dopo un crollo verso il tredicesimo giro della simulazione, il giovane pilota della Ferrari ha pulito gli pneumatici e ha riottenuti tempi di rilievo. Nel seguito della simulazione di Leclerc, fatta con gomme medie (gialle), ha segnato nel giro d’attacco ha segnato, con traffico, 1.33.7 rispetto a 1.34.6 di Hamilton, all’1.34.7 di Vettel tempi identici a quelli di altri piloti, come Vertsappen e Hulkenberg. Ciò significa che il ragazzo monegasco è ormai a suo agio sulla Rossa e dimostra di avere il piede pesante. Insomma, condivido il commento di Carlo Vanzini: se in Australia la Ferrari era troppo vicina agli altri per essere vera, in Barhein la Mercedes sembra troppo vicina agli altri per essere vera. Domani conosceremo la prima verità.