Ormai è il segreto di Pulcinella: Charles Leclerc nel 2019 affiancherà Sebastian Vettel alla Ferrari. Prima del Gp di Monza, Kimi Raikkonen è stato avvisato di questa decisione del team di Maranello, decisione che Sergio Marchionne aveva dettato ai suoi uomini prima di morire. E i suoi uomini, John Elkan, ora presidente, in testa l’hanno rispettata. Facile capire, allora, la condotta di gara di Kimi a Monza: due volte a bloccare la strada a Vettel che commette, forse adirato col compagno di squadra, un errore fondamentale alla Roggia. Ora a Maranello pensano, sì, di aver commesso qualche errore nel corso del Gp d’Italia, ma anche che Kimi non si sia comportato correttamente né col la squadra né con Vettel. E non mi meraviglierebbe una decisione di lasciarlo a piedi fin dal Gp di Singapore.
In fin dei conti Charles Leclerc è già avvezzo a guidare la F1, da collaudatore ha effettuato la serie di test a Budapest l’anno scorso, dopo il Gp d’Ungheria: il pilota monegasco, con la Ferrari, chiuse la prima la giornata con il miglior tempo, dopo 98 giri, da cui i tecnici della rossa sicuramente sapranno ricavare buone indicazioni. Alle spalle di Leclerc a sorpresa il belga Stoffel Vandoorne su McLaren, terzo tempo per Valtteri Bottas su Mercedes in 1’18”732. Quest’anno, guidando la Sauber Alfa Romeo, è arrivato sesto nel Gp dell’Azerbaijan al termine del quale Sergio Marchionne lo blindò con un contratto d’acciaio.
La carriera di Charles, del resto, è stata sempre costellata di successi. Campione francese mondiale di Kart a 13 anni, campione della GP3 a 16, campione della F2 a 19, pilota della Sauber Alfa Romeo a 20. Charles Leclerc è un pilota molto veloce sia sul giro secco sia sul passo gara, è riflessivo e ponderato, deciso nei sorpasso e molto coriaceo nei duelli per difendere o conquistare una posizione. Parla correttamente il francese, l’inglese e l’italiano e io ritengo che, con lui, la Ferrari abbia acquisito il miglior giovane pilota in circolazione.